Asl unica, maggioranza compatta: ddl in Aula dal 21 giugno. Centrodestra diviso

Il centrodestra attacca la maggioranza sull’iter di istituzione della Asl unica (Asur), ma va in ordine sparso sul merito del provvedimento. Così mentre Fi ritiene “inutile avere un unico soggetto, se poi aumentano incarichi e sprechi”, i Riformatori parlano di “una riforma di portata storica”, mettendo in guardia però da eventuali “accordi al ribasso, che non accetteremo”. L’unico comune denominatore dell’opposizione riguarda la contestazione al centrosinistra per aver ritirato gli emendamenti in commissione per arrivare prima alla prova dell’Aula, ciò che permettere al ddl di arrivare in Aula il 21 giugno, dopo il secondo turno delle amministrative.

“Eludono il dibattito in commissione solo per nascondere contrasti ed evidenti divergenze – sottolinea Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia – La maggioranza va d’accordo solo quando tace o non agisce, perché altrimenti esplodono le contraddizioni di una coalizione composita ed eterogenea. Attendiamo ancora di capire in cosa consistano i risparmi di una simile iniziativa: il momento della verità sta arrivando”.

“In commissione – osserva il coordinatore dei Riformatori Michele Cossa – la maggioranza ha messo in scena una farsa: nessuna discussione di merito, tutto rinviato all’Aula dove forse i partiti pensano di stravolgere totalmente la riforma. Il nostro gruppo è stato il primo a presentare la proposta di legge sulla Asl unica. Per questo non possiamo neppure immaginare che si possa tornare indietro. In Consiglio la proposta può essere migliorata non depotenziata. Dunque vigileremo affinché questo non accada”.

Contro la riforma e l’impostazione della Giunta anche Fdi-An. “Ci hanno sempre detto che l’Asl unica sarebbe dovuta nascere per contenere la spesa sanitaria – sottolinea Paolo Truzzu – ma allora qual è il senso di nuove attribuzioni delle posizioni organizzative nelle Asl sarde, congelando la situazione a come era il 31 dicembre 2015, fatte in questo determinato momento di passaggio? L’assessore Arru blocchi queste nomine e le ricche prebende conseguenti, pagate dai sardi per garantire le rendite economiche e di potere degli amici degli amici”.

Da parte sua, il vice presidente della commissione Sanità, Marcello Orrù, indipendente del Psd’Az, se la prende con la maggioranza che ha bocciato il suo emendamento nel quale proponeva che la sede centrale della nuova Asur fosse a Sassari, sostenendo che si tratta di uno “schiaffo per la città e tutto il territorio”.

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