Area (ex Iacp), tagli per 745mila euro. Anche il Dg si riduce lo stipendio

È la spending review dell’Azienda per l’edilizia abitativa. Cancellato il Cda, diminuiti i dirigenti, nuova gestione del parco auto.

Tagli agli sprechi per 745mila euro. Ma Sebastiano Bitti, il direttore generale di Area (Azienda regionale per l’edilizia abitativa), ha allungato le forbici pure sul proprio stipendio che, tra vincoli imposti dalla normativa nazionale e volontaria rinuncia ai benefit, vale 78mila euro in meno rispetto a quello del predecessore. Nel pacchetto della spending review, in parte concordato col commissario Sergio Cocciu, ecco anche sei dirigenti in meno, il mancato rinnovo del Cda, la riorganizzazione del parco auto e la rescissione del contratto di noleggio per la berlina di rappresentanza, una Giulietta da 7.600 euro all’anno.

Area è un ente pubblico economico, nato sulle ceneri dell’ex Iacp con la riforma regionale del 2006 (legge 12). Aveva un Consiglio di amministrazione da 5 che, dallo scorso settembre, quando l’Azienda è stata commissariata dalla giunta di Francesco Pigliaru, non esiste più. Costava 400mila euro lordi all’anno. Al suo posto c’è Cocciu, ex Dg dell’assessorato all’Industria, che ne guadagna 142mila, sempre lordi. Vuol dire che un risparmio di 258mila euro solo con la cancellazione del Cda.

Bitti – ex dirigente della stessa Area, nuorese, classe ’55 – in dodici mesi porterà a casa 138mila euro. Così ha concordato il Dg lo scorso settembre, quando venne nominato dalla Giunta. Anche lui, come Cocciu, Fu scelto da una rosa di dirigenti regionali, proprio per contenere i costi che Bitti ha deciso di ridurre ulteriormente con una lettera inviata a dicembre 2014 all’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, cui spetta la super visione di Area.

“Il momento di crisi che vivono i nostri utenti – aveva scritto – impone una ancora maggiore trasparenza nel legare la retribuzione agli effettivi risultati del lavoro svolto. In questo spirito desidero proporle una riduzione sensibile della parte fissa del mio compenso”. In soldoni, Bitti ha rinunciato al tetto massimo di 170mila euro. E rispetto ai 138mila che percepirà, 13mila li prenderà solo se saranno raggiunti gli obiettivi aziendali. Lo stipendio di Giovanni Achenza, il precedente Dg nominato nel 2010 dal centrodestra, valeva 216mila euro, annui e lordi.

Quanto al numero di dirigenti, fino a settembre erano 20. “Troppi”, fu la valutazione di Area che li ha ridotti a 14 per un risparmio di altri 390mila euro. E sempre con l’obiettivo di raddrizzare i conti dopo l’eredità lasciata da Achenza e dal precedente Cda, e sulla quale l’esecutivo Pigliaru aveva persino sollevato il sospetto che i bilanci fossero gonfiati. Ci fu anche il caso del bando con parcelle pagate a peso d’oro.

Ai 745mila euro di tagli totali si arriva con 19mila recuperati sulla gestione del parco auto, compresa la Giulietta. Fino a settembre, l’Azienda disponeva, sempre con contratti di noleggio, di 13 Fiat Panda, 5 Fiat Grande Punto e 6 Fiat Bravo. Adesso le macchine sono 23. Di cui 17 Panda e 6 Golf. Conto finale: 88mila euro anziché i precedenti 107mila.

Alessandra Carta
@alessacart on Twitter

 

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