L’agenzia regionale delle case popolari: auto a gogò. E fotocopiatrici a peso d’oro

Ecco tutte le spese (alcune un po’ ‘pazze’, a ragionare con i criteri di un’azienda privata) di Area, l’agenzia regionale delle case popolari: venticinque pagine di fatture al netto dell’Iva, uno shopping per ricchi. Le carte sono tutte online, sul sito istituzionale dell’ex Iacp. Quindi: le fotocopiatrici non si comprano, ma vengono prese a noleggio. Idem le ventuno Fiat del parco auto. Esiste poi una Carta dei servizi tradotta in quattro lingue: gallurese, carlofortino, catalano e sassarese. Ancora: i dirigenti possono contare su corsi di perfezionamento da mille e una notte. Tutto in regola, assicurano i vertici. Sarà certamente così. Ma val la pena di vedere questi conti, perché si parla di soldi di tutti noi.

PUBBLICITÀ. Come in ogni grande azienda che si rispetti, Area non trascura la promozione della propria mission. Per stare nella vetrina delle Pagine gialle sono stati spesi 8.490 euro. Obiettivo: rendere pubblici i «recapiti istituzionali». C’è poi la Carta dei servizi, vero fiore all’occhiello: la stampa è costata 12.230 euro (con l’Iva si superano i 15mila). Ma c’è una particolarità: i diritti degli utenti sono messi nero su bianco nelle versioni italiano-catalano, italiano-gallurese, italiano-sassarese e italiano-tabarchino.

LA TECNOLOGIA. In Area non usano pc qualsiasi. In due (ma non è dato sapere chi siano i fortunati) hanno la workstation, cioè una postazione di ultima generazione per super professionisti. Costo (senza Iva): 6.240 euro. Poi succede che le fotocopiatrici vengano prese a noleggio. Per undici Xerox affittate (e rigorosamente usate) si sborsano 3.363 euro a bimestre. Nel contratto si legge che ha locazione ha «una durata di 60 mesi». Un conto finale da 100mila euro. E la manutenzione si paga a parte, stavolta ogni trimestre: sono altri 3.496 euro. Il contratto è sempre di 60 mesi, per un totale di 69.920 euro (senza Iva).

PARCO AUTO E BENZINA. Quanto alle automobili, Area non ha nulla da invidiare al Parlamento, seppure in piccolo: nei garage dell’Agenzia ci sono 24 macchine, di cui «sei sono berline medie», cioè Fiat Bravo. Contratto di luglio 2011, per trentasei mesi. Il totale è di 285.732 euro, più 54.720 per «i servizi una tantum». Si viaggia su una media di 125mila euro l’anno. La benzina non è compresa nel prezzo: Area acquista i buoni carburante dall’Eni. L’ultima fattura è di 4.793 euro.

LA FORMAZIONE. A giudicare dai corsi che fanno i funzionari dell’Agenzia, la preparazione è primissimo livello. Tant’è: l’aggiornamento professionale in “Project manager delle opere pubbliche”, alla Bocconi di Milano, si traduce in 3.480 euro. Ancora: sulle “competenze distintive per operare nelle direzioni del personale”, nella spa Il Sole 24 Ore, Area ha investito 5.760 euro. Per il corso in “Programmazione e costo di gestione” sono stati pagati 2.250 euro, all’Ifaf, la Scuola di finanza con sede a Milano. Sempre nel capoluogo lombardo, il modulo tematico in “Strategie insediative per l’housing sociale” ha portato via dalle casse 8.677 euro. Vanno aggiunte le spese di viaggio, vitto e alloggio (ma non si conoscono).

PRANZI E UFFICI. Corposa è la voce dei buoni pasto: «il servizio sostitutivo di mensa» vale un impegno di spesa pari a 100mila euro, così nel 2013. Ancora: il conto per rifare il look all’Ufficio relazioni col pubblico (Urp) è salato: 28.329 euro. Non risulta una passeggiata, economicamente parlando, nemmeno la sistemazione degli archivi aziendali: 20.032 euro. Col monitoraggio ambientale dei locali sono andati via altri duemila euro, più 2.666 destinati all’impianto «anti-intrusione». Ma soprattutto: per riordinare l’archivio ci sono voluti 37.500 euro.

CHI DECIDE. La guida di Area è in quota Pdl: i berlusconiani hanno scelto sia il presidente del Cda che i direttore generale. Il primo è il docente universitario Giorgio Sangiorgi (insegna Psicologia del lavoro); il secondo è Giovanni Achenza, ex general manager nel Comune di Olbia. Ci pensa proprio quest’ultimo a difendere le scelte aziendali. «Area – dice – ha aderito al protocollo Consip», ovvero acquisti fatti attraverso la spa che fa capo al ministero dell’Economia. «Si tratta – continua il direttore generale – di una convenzione su scala nazionale, pensata per favorire il risparmio nella pubblica amministrazione». Sul noleggio delle fotocopiatrici, Achenza sottolinea: «Noi, in aggiunta, dobbiamo solo comprare la carta e l’inchiostro». Così sul parco auto: «Abbiamo cinque sedi sparse nell’Isola, muoverci è una necessità. Il costo mensile per automobile (esclusa la benzina) è di appena 392 euro».

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share