Agenzia Area, un bando con parcelle d’oro

Tre direttori dell’Agenzia per l’edilizia abitativa (ex Iacp) hanno firmato una lettera-denuncia su un bando del 2012 vinto da una società di Roma.

L’Agenzia regionale Area (l’ex Iacp) ha pagato un milione e 300mila per fare la ricognizione del patrimonio immobiliare, quando la stessa attività, se svolta dal personale dell’azienda, sarebbe potuta costare meno di un decimo”. Cioè 130mila euro. È questo il primo rilievo contenuto in una missiva di due pagine che tre direttori dell’Agenzia hanno mandato, nell’ordine, al Consiglio di amministrazione, al Collegio dei revisori e all’assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda, cui spetta la super visione di Area. Tutto ruota intorno a un bando di settembre 2012 da 3 milioni di euro  e che vale un’altra ombra sull’agenzia avviata verso un commissariamento quasi certo. Perché ci sono 100 milioni di euro fermi e 10 di perdite. Si aggiunga il sospetto dei bilanci gonfiati e adesso il caso della gara d’appalto vinta a febbraio 2013 dalla società romana eFm. Obiettivo: censire appunto le case dell’ex Iacp, ma anche per fare gli accatastamenti e tutta una serie di altri adempimenti amministrativi.

Se la missiva sia una notizia di reato, lo stabilirà eventualmente l’Autorità giudiziaria. Quel che viene fuori è un “bando che ha lasciato perplessi i sottoscritti”, hanno messo nero su bianco Sebastiano Bitti, Marco Crucitti e Olga Manca, “in quanto la maggior parte delle attività assegnate con l’appalto erano oggetto di affidamenti in corso assegnati dai distretti”. Bitti dirige quello di Cagliari, Crucitti ha in mano Oristano, mentre la Manca guida Sassari.

Oltre al milione e 3000 euro che i tre direttori definiscono “fuori misura”, sono contestate anche le parcelle per “le pratiche Docfa e per l’accatastamento”. La Docfa serve ad attribuire la rendita immobiliare e Area l’ha pagata alla società romana 400 euro per ogni singolo appartamento. L’operazione degli accatastamenti è stata affidata con un forfait di 1.200 euro, sempre per ciascuna casa. Sommando le due voci si arriva a 1.600 euro. I direttori hanno segnalato: “Grazie ai 150mila euro assegnati a ogni distretto con le risorse del bilancio 2011, quelle attività si sono potute completare per la gran parte attraverso affidamenti a professionisti iscritti nella lista fiduciaria, ottenendo sconti sulle parcelle per un importo medio di 400 euro”. A conti fatti, a fronte dei 1.600 euro dati alla società romana, con gli incarichi diretti Area “ne pagava 400 euro in tutto”, per la Docfa e per l’accatastamento.

Stesso discorso “sulla certificazione energetica”, altra attività prevista nell’appalto, ma già in parte realizzata dai tecnici incaricati dall’Agenzia. La società di Roma ha preso 300 euro per ogni abitazione, mentre i professionisti della lista fiduciaria ne chiedevano 150.

Contro l’appalto del 2012 si era mosso anche l’assessorato regionale alla Programmazione. Allora lo guidava Giorgio La Spisa, il quale con la nota 5.165 del 24 luglio 2012 segnalò il taglio di “3 milioni e 200mila euro” fatto da Area  “sulla spesa di manutenzione degli stabili, un decremento che comporterà notevoli disagi per l’utenza”. Ma dalla lettera dei tre direttori si scopre adesso che quei soldi sono stati spostati nel capitolo dei servizi, precisamente nel bando contestato.

Area è sotto la lente della nuova Giunta dall’aprile scorso, quando gli assessori avevano avviato la ricognizione dell’eredità lasciata dal centrodestra. Quindi ecco il caso degli strani bilanci dell’Agenzia per l’edilizia abitativa, “con previsioni di entrate notevolmente superiori rispetto agli accertamenti”, annotarono in una relazione Maninchedda e l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci.

Il management di Area attualmente in carica è stato nominato dall’ex governatore Ugo Cappellacci. Forza Italia ha nominato sia il presidente del Cda, Giorgio Sangiorgi, sia il direttore Giovanni Achenza. Ma sull’ex Iacp i primi fari si sono accesi la scorsa estate, quando sono emersi i contratti dei fotocopiatori noleggiati a peso d’oro e un parco auto da sei berline e 18 utilitarie.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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