Accantonamenti, Pigliaru chiede tempo. Lettera a Conte per proroga su accordo

Una proroga per l’accordo di finanza pubblica sino all’insediamento della nuova Giunta e del Consiglio regionale della Sardegna. La chiede il governatore uscente, Francesco Pigliaru, nella lettera inviata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ai ministri per l’Economia, Giovanni Tria e per gli Affari regionali, Erika Stefani. La partita è quella degli accantonamenti: la Sardegna e il Governo si stanno sfidando già nelle sedi giudiziarie con rispettivi ricorsi alla Corte Costituzionale e uno, da parte della Regione, al tribunale “per l’accertamento del diritto di credito pari a 285,3 milioni di euro per il 2018 oltre a 33,4 milioni per ogni annualità 2016, 2017, 2018″.

“Come è noto, sono state recentemente avviate le riunioni tecniche finalizzate all’istruttoria preliminare all’accordo di finanza pubblica tra lo Stato e la Regione Sardegna, in ottemperanza alle statuizioni della Corte Costituzionale da ultimo riprese nella sentenza numero 6 del 2019 – scrive Pigliaru – Poiché le vigenti norme statali (articolo 1 comma 875 della legge numero 145 del 2018, come modificato dalla legge 11 febbraio 2019, numero 12) prevedono che detto accordo debba concludersi entro il 15 marzo, pena la perdita delle risorse al momento preservate per tale finalità nel bilancio dello Stato, si rappresenta la necessità che tale termine venga formalmente prorogato in considerazione delle tempistiche utili all’insediamento del nuovo Consiglio e della nuova Giunta regionali a seguito delle elezioni del 24 febbraio. Ciò, in modo da consentire all’organo politico di concludere l’accordo nei tempi così ristabiliti”.

La lettera è stata indirizzata per conoscenza anche al sottosegretario della Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti e al Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco.

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