Accantonamenti, si finisce dal giudice: Giunta apre causa civile contro Governo

La Giunta regionale porta il Governo davanti al giudice aprendo una causa civile per ottenere la restituzione di 285 milioni non dovuti sugli accantonamenti più altri 100 milioni e rotti di fondi relativi alle Province, risorse mai assegnate alla Sardegna. Lo annuncia, a nome dell’Esecutivo, l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci.

I soldi degli accantonamenti sono le quote che lo Stato sollecita alle regioni a copertura del debito pubblico nazionale. Come accertato dalla Corte Costituzionale che l’11 gennaio scorso ha accolto il ricorso della Giunta,. Roma ha preteso dalla Sardegna troppe risorse. Di qui, appunto, la causa per la “restituzione dei crediti” che, sempre stando alla sentenza della Consulta, sarebbe dovuta avvenire entro il 31 gennaio. Ma il Governo giallo-verde non ha ancora ottemperato, ragion per cui l’Esecutivo isolano ha scelto la strada della causa civile.

Il ricorso depositato in tribunale a Cagliari ha una doppia firma: quella del costituzionalista romano Massimo Luciani e l’altra di Alessandra Camba, direttrice generale dell’Ufficio legale in Regione. È la prima volta, nella storia autonomista, che la Giunta porta davanti a un giudice civile il capo del Governo e il ministro all’Economia, nel caso specifico nelle persone di Giuseppe Conte e Giuseppe Tria.

Nel dettaglio delle somme, i 285.308.980,93 euro di accantonamenti sono relativi al 2018. I fondi mai assegnati alle Province valgono invece 33.458.942,65 per ciascuna delle annualità 2016, 2017 e 2018, che fanno in totale 100.376.827,95. Sommando le due voci si arriva a 385.685.808,88 euro. Tecnicamente la Regione, legalmente rappresentata dal governatore Francesco Pigliaru, chiede che Conte e Tria vengano “condannati al pagamento e alla liquidazione delle somme dovute”.

“Oggi – ha detto Paci – la Giunta regionale ha portato il Governo in tribunale. Ovviamente chiederemo la stessa somma di 285 milioni più i 33 milioni per le Province anche sul 2019. Ma questo si potrà fare solo dopo che ci sarà il decreto del Mef (ministero dell’Economia) col quale i soldi ci verranno tolti (dalle quote di Iva e Irpef che Roma trattiene alla Sardegna). La causa depositata oggi è un atto del tutto inusuale nei rapporti tra Stato e Regione, ma siamo forti della sentenza della Corte Costituzionale che ci ha dato ragione. Oggi portiamo a compimento un lungo tragitto compiuto in questi anni. Ricordiamo che la nostra Regione ha impugnato le ultime quattro leggi di bilancio nazionali: due del governo Renzi (2016 e 2017), una dell’Esecutivo Gentiloni (2018) e adesso l’ultima dei giallo-verdi guidati da Conte“.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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