Continua il braccio di ferro tra la Regione e lo Stato: la Giunta ha presentato ricorso contro l’ultima Legge di Bilancio nazionale, come aveva già fatto per le manovre del 2016, 2017 e 2018. Il motivo è sempre lo stesso: la manovra del Governo Conte fissa a carico della Regione la quota di 285 milioni di accantonamenti anche per il 2019, nonostante fin dal 2015 la Corte Costituzionale abbia più volte ribadito che, nel caso delle Regioni a statuto speciale, le quote devono essere stabilite sulla base di intese politiche Stato-Regione. Il nuovo ricorso è anche forte della sentenza dell’11 gennaio con cui la Consulta ha invitato il Governo a trovare un accordo equo in termini di accantonamenti senza esercitare “principi tiranni” per la necessità di salvaguardare le casse nazionali. L’assessore al Bilancio, Raffaele Paci, aveva annunciato l’impugnazione a più riprese, l’ultima volta due giorni fa quando è arrivata la convocazione del governo per avviare una trattativa sugli accantonamenti per il 25 febbraio, il giorno dopo le elezioni regionali.