Trasporti gratis per gli studenti, Dedoni: “Misura condivisibile, ma elettorale”

Attilio Dedoni, consigliere regionale e capogruppo dei Riformatori, commenta per la nostra rubrica ‘Duello al sole‘ la gratuità del trasporto pubblico prevista per gli studenti sardi attraverso la Finanziaria 2019. La misura è estesa a tutti i ragazzi iscritti a medie, superiori e università, a prescindere dal reddito delle famiglie. Sullo stesso tema, in questa finestra di riflessione che Sardinia Post ha inaugurato ai primi di gennaio, riflette Franco Sabatini, presidente della commissione Bilancio nell’aula di via Roma e vicesegretario del Pd.

Lo sconto dell’80 per cento sulle tariffe del trasporto pubblico locale a beneficio degli studenti pendolari è una misura condivisibile in linea di principio, che mantiene però un fastidioso sentore di spot elettorale per il fatto di non essere inserita in un programma di interventi di più ampio respiro finalizzato ad abbattere i costi degli spostamenti nelle aree interne e periferiche dell’Isola.

La riduzione sul prezzo del biglietto è nata, alla pari di alcuni altri interventi qualificanti inseriti nella legge di stabilità per il 2019, da un percorso condiviso tra maggioranza e opposizione in seno alla Commissione Bilancio e pertanto ha potuto godere del sostegno di tutte le forze politiche durante l’esame in Aula.

Si tratta di un intervento necessario, soprattutto per rendere giustizia ai tanti studenti delle zone interne penalizzati dalle numerose chiusure di istituti di ogni ordine e grado decretate dalla Giunta regionale sulla base di un’idea a dir poco discutibile di lotta alla dispersione scolastica, secondo cui applicare alla lettera i criteri nazionali per il dimensionamento, chiudendo e accorpando le scuole nei piccoli comuni, dovrebbe incentivare lo studio e contrastare l’abbandono.

Scegliendo di agevolare soltanto gli studenti si è però persa l’occasione per intervenire in termini più generali sulla continuità territoriale interna, sulla quale gravano altri problemi oltre a quello delle tariffe. Un sistema di collegamenti capillare, efficiente e a basso costo farebbe da argine alla piaga dello spopolamento e della desertificazione dei territori, perché contribuirebbe a ridurre il senso di isolamento che patisce chi vive nelle aree più disagiate.

Ci sono altre categorie che meriterebbero di essere incentivate, come i lavoratori pendolari e chi ha l’esigenza di spostarsi per accedere ai servizi di assistenza sanitaria, purtroppo sempre meno presenti nei territori a causa di altre discutibili scelte dell’Esecutivo. Così come non si è fatto nulla per migliorare la disponibilità dei collegamenti, intervenendo su orari e frequenze, ripristinando le tratte soppresse e rinnovando il parco macchine dell’Arst. Solo su quest’ultimo punto sono stati annunciati investimenti, troppo vicino alla fine della legislatura per non pensare a un’altra sparata propagandistica.

Attilio Dedoni

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