“Smart rubata e riutilizzata con altra targa”: nuova accusa contro l’onorevole del Psd’Az

Giovanni Satta, consigliere regionale del Psd’Az, è di nuovo sotto accusa. Per lui il pm di Tempio, Alessandro Bosco, ha chiesto il rinvio a giudizio per riciclaggio. L’udienza davanti alla gup Caterina Interlandi è stata aperta ieri. Proprio in questi giorni di grande caos nel centrodestra per via della diatriba tra stadio e ospedale, l’onorevole sta provando a esercitare da paciere servendosi di un audio inviato via WhatsApp (leggi qui)

Stando a quanto riporta L’Unione Sarda sulla nuova accusa, a Satta viene imputato un episodio che risale al periodo in cui gestiva una concessionaria di auto a Olbia, una plurimarche. Tra le vetture in vendita c’era pure una Smart che, secondo la ricostruzione del pubblico ministero, venne rubata dall’autonoleggio Sicily By Car, sempre nel capoluogo gallurese.

Nell’inchiesta, le funzioni di polizia giudiziaria le ha svolte la Guardia di finanza, secondo la quale alla Smart era stata applicata la targa di un’auto regolarmente immatricolata ma non più utilizzabile perché danneggiata durante l’alluvione di San Teodoto del 2009.

Satta è ancora a processo per un presunto traffico di droga in cui a vario titolo vennero indagate una ventina di persone. Il consigliere regionale sardista venne anche arrestato. Entrò in Aula appena lasciò il penitenziario. Questo succedeva nel 2016, legislatura in cui l’onorevole si era candidato nelle liste dell’Uds, per poi passare col Psd’Az alle Regionali del 2019.

Sempre relativamente alla vita da concessionario di auto, Satta venne accusato e poi assolto dall’accusa di truffa. La prima volta che finì in cella era il 2009: a Buddusò, il Comune della Gallura di cui era sindaco, scoppiò il caso sulla gestione della municipalizzata Biesse. Per Satta le accuse furono peculato, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico.

Lo scorso ottobre il consigliere del Psd’Az è finito ai domiciliari e poi sospeso dall’Aula per tutto il periodo della detenzione a causa di un’altra indagine: dalla Procura di Cagliari, Satta è considerato il destinatario di una consulenza da 500mila euro per la vendita di una Rsa di Monastir. L’onorevole è accusato di  traffico illecito di influenze e tentata estorsione. 

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