Sassari, prefetto contro gli assalti: “Tolleranza zero, lo Stato risponderà”

“Non sono disposto a tollerare iniziative come quella di questa mattina, finché si protesta va bene, le proteste sono legittime e si fanno rispettando le regole del diritto”. Ha usato toni perentori il prefetto di Sassari e Nuoro, Giuseppe Marani, all’apertura del tavolo tecnico sul prezzo del latte ovino. La riunione è stata preceduta dalla notizia dell’assalto armato a Nule, dove un’autocisterna è stata anche incendiata.

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“Fino a oggi noi abbiamo utilizzato un metro di valutazione prudente – ha spiegato il prefetto -, ma evidentemente la prudenza e la pazienza non sono capite da alcuni. Invito pubblicamente questo tavolo a manifestare tutto il proprio dissenso da iniziative di questo genere. Ne va del buon nome della Sardegna, lo dico io che non sono sardo. Ne va del diritto di fare impresa, del diritto dei lavoratori di essere tutelati. Non dovete e non potete accettare una situazione di questo genere. Naturalmente lo Stato risponderà“.

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All’incontro, convocato dal prefetto Giuseppe Marani, sono presenti anche Paola Parziale di Assolatte, Gianni Maoddi del caseificio di Nuragus e Pierluigi Pinna dell’omonima azienda di Thiesi in rappresentanza degli industriali, e una delegazione di pastori e delle associazioni degli allevatori. Le parti nelle ultime settimane si sono avvicinate, ma non abbastanza per dire che il vertice di oggi sia decisivo. Alla proposta di 72 centesimi al litro contenuta nella prima bozza di accordo siglata a Cagliari con il ministro Centinaio, gli allevatori rispondono con 80 centesimi subito per arrivare a un euro a fine stagione. Intanto, Governo e Regione hanno messo a disposizione circa 50 milioni – 18 già stanziati dalla Giunta Pigliaru grazie ad accordi con le banche e la finanziaria regionale e 10 pronti con un decreto legge dell’esecutivo nazionale – per abbattere le scorte di pecorino romano, consentendo così di aumentare fin da ora il prezzo del latte.

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