Risale di circa un punto, dall’1,2 per cento della settimana precedente al 2,3 del periodo tra il 24 febbraio e il 2 marzo, la variazione percentuale dei nuovi casi Covid in Sardegna. Questo come dato regionale. Ma è soprattutto al provincia di Sassari, dove tre Comuni sono in lockdown per la scoperta di diversi casi di variante inglese (La Maddalena, San Teodoro e Bono), quella in cui si registra la crescita maggiore, con un valore che schizza sopra il 20 per cento in sette giorni e che ha modificato la media regionale. Lo rileva la Fondazione Gimbe nel consueto report settimanale.
Nell’Isola, però, continua il calo dei positivi per 100.000 abitanti: sono 790 rispetto agli 812 della penultima settimana di febbraio (lo stesso numero era sopra quota mille quando l’Isola è stata declassata a zona arancione). E visto che c’è la possibuilità di creare zone rosse locali, questo dato preserva per ora la classificazione della Sardegna come regione bianca. Non solo: va sempre meglio negli ospedali con la riduzione dei pazienti Covid ricoverati: nei reparti ‘ordinari’ sono il 13 per cento del totale, a fronte di una soglia di sicurezza fissata al 40; nelle Terapie intensive, i positivi al virus sono il 10 per cento, a fronte di un tetto massimo del 30. Numeri confermati, questi degli ospedali, anche nell’ultima rilevazione di Agenas, riferita alla sola giornata di ieri, 3 marzo: 12 per cento di pazienti Covid nei reparti ordinari e 10 per cento nelle Terapie intensive.
