Processo in Vaticano, i vescovi di Ozieri: “Becciu non ha mai gestito Caritas né diocesi”

Nella 47esima udienza del processo in Vaticano sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato si sono presentati in aula i testimoni citati dalla difesa di Angelo Becciu, tra cui i vescovi di Ozieri Sebastiano Sanguinetti e Corrado Melis, i quali hanno negato l’accusa che Becciu avesse gestito la Caritas e le diocesi di Ozieri.

“Il cardinale Angelo Becciu non si è mai interessato della gestione della Caritas e della Diocesi di Ozieri. C’era un rapporto di stima reciproca, ma mai è entrato nella gestione della Diocesi e della Caritas”, ha detto l’ex vescovo Sanguinetti, così come hli ha fatto eco l’attuale vescovo, Corrado Melis, alla domanda della difesa di Becciu se il cardinale si fosse mai interessato alla gestione della Diocesi: “Assolutamente no”, ha risposto.

Poi, alla domanda del promotore di giustizia Alessandro Diddi e del presidente Giuseppe Pignatone se avesse mai chiesto a Becciu di interessarsi presso la Cei per l’erogazione di contributi alla Cooperativa Spes e se comunque sapesse se il porporato l’avesse fatto, Sanguinetti ha replicato: “No, non mi risulta in alcun modo. Peraltro, per parlare con la Cei non avevo bisogno di alcun interessamento”. Sanguinetti ha risposto in particolare sulla Cooperativa Spes, guidata dal fratello di Becciu, Antonino, braccio operativo della Caritas diocesana, di cui lui nel 2006 ha accompagnato la nascita.

Antonino Becciu “era professore di religione e lavorava già all’interno della Caritas. In vista del Giubileo del 2000 fu animatore di un gruppo di volontari, 400 giovani della Diocesi, i ‘volontari del 2000’ che negli anni supportò la diocesi nelle sue attività. Quindi per la Spes era la persona che ritenemmo più idonea, oltre che disponibile, per assumerne la gestione”. Il suo servizio, tra l’altro, “era gratuito. Aveva lo stipendio di insegnante di religione”.

Le dichiarazioni degli avvocati Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo, difensori di Becciu: “I due vescovi di Ozieri hanno confermato che le erogazioni disposte dal Cardinale Becciu furono da loro sollecitate e destinate, come abbiamo sempre sostenuto, a progetti a vocazione sociale, che meglio rappresentano lo spirito assistenziale e caritatevole sul territorio ozierese. Entrambi hanno, poi, escluso qualsiasi attività del cardinale nella gestione della diocesi. Tutto ciò ad ulteriore dimostrazione della piena correttezza del cardinale, che si limitò a sostenere meritorie opere di carità sul territorio”.

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