Il Papa riceve il cardinale Becciu, prima udienza ufficiale dopo l’inizio del processo

“Sì, stamattina ho incontrato il Santo Padre. Abbiamo avuto un colloquio molto cordiale e sereno. Il Papa mi ha rinnovato la sua stima e fiducia come accade ormai da tempo. Ogni incontro con lui per me è motivo di grande gioia”. Le parole dette dal cardinale Giovanni Angelo Becciu all’Ansa descrivono il clima dell’udienza concessagli stamane da papa Francesco nel Palazzo apostolico vaticano, la prima avvenuta in forma ufficiale da quando, il 24 settembre del 2020, il porporato sardo è stato privato dal Pontefice dei diritti e delle prerogative del cardinalato, oltre che della carica di prefetto per le Cause dei santi. Becciu, imputato nel processo sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato, da allora, ha potuto mantenere solo il titolo cardinalizio.

Un incontro, quello di stamane, diverso quindi – almeno nella forma, che in Vaticano è sostanza – da quelli comunque avvenuti tra i due in questi due anni e mezzo. Dal settembre 2020, infatti, il Pontefice ha visto diverse volte il cardinale Becciu, ha parlato telefonicamente con lui – una telefonata, registrata da Becciu nel luglio del 2021 con l’aiuto di alcuni familiari, è finita anche agli atti del processo – e il primo aprile, sempre del 2021, è andato a casa del cardinale, nel Palazzo del Sant’Uffizio, per celebrare insieme a lui la messa del Giovedì santo ‘in Coena Domini’. Ma mai, finora, questo era avvenuto secondo i crismi dell’ufficialità. La notizia dell’udienza circolava già ieri in ambienti vaticani e nelle redazioni di alcuni giornali.

Stamattina, poi, alle 9.00 è stata annunciata nell’agenda delle attività del Papa, e a mezzogiorno confermata dal Bollettino ufficiale della Sala stampa vaticana. L’ultimo incontro tra i due era avvenuto nel pomeriggio dello scorso sabato 26 novembre, ma si era saputo solo il lunedì successivo, quando Becciu, autorizzato dallo stesso Pontefice, lo aveva riferito ancora all’Ansa. “È stato, come sempre, un incontro cordiale – aveva sottolineato -. Oltre a fornirgli i chiarimenti che ho ritenuto necessari, gli ho manifestato e rinnovato la mia devozione assoluta. Egli mi ha incoraggiato rinnovandomi l’invito a continuare a partecipare alle celebrazioni cardinalizie”. Erano i giorni immediatamente successivi alla venuta alla luce, nell’ambito del processo in corso e grazie alle rogatorie con l’Italia, delle chat di Becciu con i familiari sequestrate dalla Guardia di finanza di Oristano e dei giudizi a dir poco non lusinghieri espressi in quella sede verso il Papa. Se ora la nuova udienza sia stata l’occasione di un ulteriore ricomporsi dei rapporti, e magari preludio a una più ampia riabilitazione, lo si vedrà presto. Per ora, resta quanto detto dal cardinale recentemente alle Iene: “Il Papa alla fine mi vuole bene. Abbiamo un rapporto speciale. Di tanto in tanto vado, parliamo. Ecco, adesso abbiamo un Papa e questo è il Papa della Chiesa e noi dobbiamo amare questo Papa. Non possiamo sognare un Papa del futuro o rimpiangere chi c’era prima. Per dire che il rapporto con il Papa è bello”.

(Ansa)

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