Ancora un attentato nel Nuorese: a Orotelli incendiata l’auto del sindaco

Nuovo attentato contro un amministratore nel Nuorese. Nella notte, poco prima delle 3, è stata data alle fiamme l’Alfa Romeo 33 del sindaco di Orotelli, Nannino Marteddu, parcheggiata di fronte alla sua abitazione. L’incendio si è esteso anche alla Ford Fiesta della figlia parcheggiata vicino.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco ed i carabinieri della Compagnia di Ottana, che indagano sull’accaduto. Questo è il terzo attentato contro amministratori sardi in una settimana: la notte fra Pasqua e pasquetta alcuni spari hanno crivellato l’auto del vicesindaco di Belvì, Maurizio Cadau.

La stessa notte una molotov è stata fatta esplodere nel cortile dell’abitazione del sindaco di Bottidda (Sassari), e consigliere regionale di Sel, Daniele Cocco, nella sua abitazione di Nuoro.

“Sono sconcertato per quanto accaduto, mi auguro che gli inquirenti riescano a fare luce su questo attentato, così come me lo auguro per gli altri amministratori colpiti in questi giorni” ha commentato il 59enne Nannino Marteddu, subito dopo il brutto episodio.

Marteddu, al secondo mandato di amministratore nel suo paese, ha annunciato nei giorni scorsi la sua candidatura, per un terzo mandato, nelle elezioni che si terranno a giugno. Il primo cittadino, però, ancora non ha deciso se questo episodio di violenza influirà sulla sua candidatura: “E’ presto per dirlo – risponde Marteddu – mi consulterò con la mia famiglia e con i miei collaboratori e poi deciderò”.

“Desulo, Norbello, Belvì, Bottidda, ora Orotelli. Domani a chi tocca? Non riesco a usare le parole usurate delle consuete dichiarazioni. Stiamo superando veramente il livello di guardia. Solidarietà e vicinanza non bastano più”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano.

“Lunedì 4 aprile, alle ore 10, terremo ad Abbasanta l’Assemblea regionale dei sindaci – ha sottolineato Scano – per un confronto con l’assessore Luigi Arru sui problemi della Sanità, ma naturalmente faremo il punto sull’escalation degli atti intimidatori e degli attentati. Nell’ultima assemblea, dopo i gravi episodi di Desulo e di Norbello, avevamo deciso di predisporre un documento collettivo dei sindaci sardi contenente le nostre proposte operative. Dovremo ora completare il documento in pochi giorni, anche perché lunedì stesso chiederò al ministro dell’Interno che venga convocato d’urgenza, per la sua prima riunione dopo l’insediamento, l’Osservatorio nazionale sugli atti d’intimidazione contro gli amministratori comunali, per un esame dell’emergenza sarda e per la messa a punto di alcune misure immediate”.

“La situazione è diventata insostenibile. Ancora una volta ci ritroviamo a commentare questi episodi incresciosi, con altri due sindaci vittime della viltà degli uomini che agiscono nell’ombra e colpiscono chi rappresenta la democrazia. Ci ritroviamo anche oggi a esprimere sdegno e rabbia e a portare solidarietà ai sindaci colpiti e alle famiglie bersaglio di violenza”. Così il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, dopo l’attentato che ha colpito nella notte il sindaco di Orotelli.

“Dall’attentato di Desulo a febbraio, passando per le azioni intimidatorie dei giorni scorsi al vicesindaco di Belvì e al sindaco di Bottidda e consigliere regionale di Sel, e in ultimo al primo cittadino Orotelli – prosegue Soddu – il filo rosso è purtroppo rappresentato dall’atteggiamento passivo di chi dovrebbe fare qualcosa e, invece, si perde in parole, attestati di solidarietà e pacche sulle spalle. Quanto bisogna aspettare e cosa deve succedere ancora perché si alzi il livello di guardia, magari con quelle leggi specifiche che hanno fatto capolino più sui giornali che in parlamento? La misura è davvero colma – conclude il primo cittadino di Nuoro -, questi fatti stanno diventando routine e per un paese che si definisce civile questa è una vergogna. Chi deve prendere provvedimenti lo faccia con la massima urgenza”.

Foto di repertorio

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