Colpi di pistola e molotov contro la casa del sindaco-onorevole Daniele Cocco

Un altro sindaco sardo finisce nel mirino degli attentatori: Daniele Cocco, primo cittadino di Bottida (Sassari) e capogruppo di Sel in Consiglio regionale, ha scoperto ieri che nella notte tra lunedì e martedì qualcuno ha sparato tre o quattro colpi di pistola contro l’abitazione a Nuoro. la casa è stata presa di mira anche con il lancio di una bottiglia molotov.

Il sindaco, la moglie e le due figlie non erano in casa per via delle festività pasquali: solo al loro rientro a casa si sono accorti dell’esplosione in cortile e hanno sporto denuncia alla Questura di Nuoro. Secondo quanto accertato dallo stesso Cocco, i colpi di pistola hanno colpito un muro sfiorando una finestra e la caldaia. L’abitazione è dotata di videosorveglianza e gli uomini della Digos hanno già acquisito le immagini per svolgere le indagini.

Contattato dall’Ansa, Cocco ha commentato così l’attentato ai suoi danni: “Escluderei al 100 per cento che questo atto abbia attinenza con la mia attività di sindaco. Se avessi soltanto il minimo dubbio che fosse legato a questo, mi dimetterei all’istante. Non riesco proprio a capacitarmi di quanto successo – ha aggiunto -: quando mi ha telefonato mia moglie, ero a Cagliari per l’approvazione della legge Finanziaria. Ora attendiamo le indagini degli inquirenti”.

Al capogruppo Sel immediata è arrivata la solidarietà dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau: “Massima solidarietà – si legge in una nota – all’amico e collega Daniele Cocco. A lui e alla sua famiglia arrivi la vicinanza dell’intera Assemblea sarda. La notizia – prosegue ganau – colpisce e sconcerta anche per la frequenza con la quale ormai quasi quotidianamente, e in questo caso addirittura in contemporanea, avvengono episodi criminali di questo tipo. Bene hanno fatto i parlamentari sardi a scrivere direttamente al ministro Alfano e al presidente Grasso. Occorre ora, senza più alcuna esitazione, un fronte comune che coinvolga direttamente deputati e senatori, la Giunta e l’intero Consiglio regionale. Servono risposte immediate per le quali la Sardegna e i suoi amministratori non possono più aspettare. Bene l’Osservatorio attivato dal ministro Alfano – ha concluso Ganau -, ma occorrono risorse, mezzi e uomini per consentire di individuare i colpevoli e azioni mirate a promuovere seriamente una cultura delle legalità”.

“Siamo vicini a Daniele Cocco, al quale abbiamo espresso oggi per telefono tutta la solidarietà della Giunta regionale. Ancora una volta abbiamo avuto modo di apprezzare la forza d’animo che contraddistingue i nostri amministratori, troppo spesso bersaglio di inaccettabili intimidazioni, estese anche alle loro famiglie”. Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru. “Ma non possiamo e non dobbiamo fermarci alle parole. Da tempo siamo consapevoli che non bastano per combattere la vigliaccheria che contraddistingue gli attacchi ai nostri rappresentanti delle istituzioni – ha aggiunto Pigliaru – che si trovano a dover amministrare il bene pubblico in condizioni di inammissibile rischio. Se da un lato non ci stanchiamo di esprimere la nostra forte e decisa condanna, così come di pretendere che lo Stato non arretri dai nostri territori, dall’altro lavoriamo per prevenire e dissuadere. Nelle azioni che stiamo mettendo in campo per l’Agenda digitale, insieme alla banda ultralarga che raggiungerà 313 Comuni, sono già partiti i progetti per la rete di videosorveglianza in 80 Comuni e 6 Unioni di Comuni. Saranno realizzati impianti per il monitoraggio del territorio con connessione dei Comuni al nodo di controllo tramite la Rete telematica regionale. Sappiamo che nei territori dove la videosorveglianza è ben organizzata si è registrata una sensibile diminuzione della criminalità – ha concluso il governatore sardo – e questo intervento ci darà maggiori garanzie di sicurezza e legalità”.

Così Giuseppe Casti, presidente del Cal (Consiglio per le autonomie locali): “È gravissimo quanto accaduto contro il sindaco di Bottida, a cui va tutta la vicinanza e solidarietà del Cal. A questo punto è necessario che da parte dello Stato ci sia una presa di coscienza di quanto sta accadendo nei territori e nelle cosiddette periferie del Paese”.

Il deputato di Sel, Michele Piras, parla di “ennesimo gesto compiuto da vigliacchi contro un amministratore, un uomo impegnato a livello locale e regionale per la sua comunità”. Confidiamo nel lavoro della Magistratura affinché faccia piena luce sull’accaduto”.

“Il Partito Democratico della Sardegna esprime vicinanza e solidarietà nei confronti di Daniele Cocco, per l’atto intimidatorio che colpisce ancora una volta un amministratore locale”. Così il segretario regionale del PD Renato Soru, interviene in merito alla notizia dell’attentato. “Nulla può giustificare il metodo della violenza – prosegue l’europarlamentare dem -. Occorre non abbassare la guardia e promuovere le condizioni di una pacifica convivenza nei nostri territori, attraverso il rafforzamento dei presidi dello Stato e delle risorse dedicate”.

“I compagni tutti di Sel e Sinistra Italiana del Gruppo Misto del Senato sono affianco a Daniele Cocco, sindaco di Bottidda e Capogruppo Sel in Consiglio Regionale vittima di una grave intimidazione. Esprimono piena e attiva vicinanza a Lui e ai suoi familiari”. Lo ha detto il senatore di Sel Luciano Uras, componente della commissione di inchiesta sulle intimidazioni agli amministratori locali del Senato. “La piaga degli attentati agli amministratori locali è una patologia pesante che ammorba la vita politica e civile del Mezzogiorno d’Italia e delle terre della crisi come la Sardegna. Ieri con un’iniziativa assunta da parlamentari sardi, abbiamo chiesto al Ministro Alfano di intervenire senza alcun indugio per rafforzare il contrasto a questo intollerabile fenomeno di aggressione alla funzione politica costituzionale. Nelle prossime ore presenteremo un formale atto parlamentare perché – ha concluso Uras – il Governo sia impegnato a porre termine all’ inaccettabile escalation degli attentati agli amministratori locali sardi”.

Anche Forza Italia esprime la “vicinanza a Daniele Cocco, di cui apprezziamo la pacatezza dei toni e lo spirito di servizio alla comunità”. Il capogruppo Fi in Consiglio regionale, Pietro Pittalis, spiega però che “la solidarietà non può essere quella delle parole di circostanza: occorre rispondere a questa continua scia di atti intimidatori con la politica, nel senso nobile del termine. Chiediamo più sicurezza per chi amministra la cosa pubblica e per l’intera comunità, ma la risposta dello Stato deve essere anche un’inversione di tendenza rispetto ad un disimpegno dai territorio ormai evidente””. Secondo il consigliere Stefano Tunis, “è intollerabile che i primi cittadini vedano esposta la propria persona ad atti simili, compiuti nell’anonimato e con viltà. Occorre rispondere con la buona politica, quella a volto scoperto, capace di dialogare e soprattutto di agire senza lasciare soli i territori e chi li amministra”. “Stanno colpendo la politica onesta e pulita – osserva l’altro consigliere regionale di Fi, Edoardo Tocco – Stanno colpendo in primo luogo i primi cittadini, i primi portatori del malessere sociale, per tentare di minare le fondamenta democratiche della Sardegna. Sono certo che il sindaco e consigliere regionale Cocco non si lascerà certo intimorire e continuerà senza tentennamenti la sua azione amministrativa nell’interesse della sua comunità”.

“Un grave atto contro il primo cittadino democraticamente eletto, nonché rappresentante delle istituzioni regionali, cui va la solidarietà del gruppo Udc Sardegna”. Così il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu esprime la propria condanna per l’atto intimidatorio. “Il gesto intimidatorio che ha subito il primo cittadino non può che scuotere ed interrogare il panorama politico regionale che deve condannare senza tentennamenti l’escalation criminale – aggiunge Rubiu – I sindaci ed i consiglieri comunali sono il primo fronte istituzionale che devono fare da argine ad una crisi economica sempre più strisciante. L’auspicio è che il Governo possa assegnare nuove risorse agli enti locali per porre rimedio a questo malessere. Il consigliere Cocco – conclude – non deve certo arrendersi di fronte a questo gesto, ma perseguire nel percorso di legalità intrapreso nel suo mandato”.

Il Gruppo consiliare Soberania e Indipendentzia del Consiglio regionale condanna “con rabbia e sdegno l’ennesimo, insopportabile e vile atto intimidatorio ai danni di un amministratore locale, che ha colpito questa volta il sindaco di Bottidda e amico e collega nel Consiglio regionale Daniele Cocco”. Emilio Usula e Paolo Zedda, dei Rossomori, esprimono a “a lui e alla sua famiglia, la più piena solidarietà, politica e personale, e un sentimento di vicinanza e di affetto. Auspichiamo che i responsabili di questa scellerata e codarda azione ai danni della casa del Consigliere Cocco siano individuati nel più breve tempo possibile – aggiungono – Non si può ulteriormente tollerare questa incredibile ascesa della spirale violenta che colpisce senza sosta le nostre comunità. Non possiamo più lasciare i sindaci soli”.

LEGGI ANCHE: Attentati ai sindaci, appello dei parlamentari sardi a Grasso e Alfano

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