Attentati ai sindaci, appello dei parlamentari sardi a Grasso e Alfano

I parlamentari sardi Luciano Uras (Sel), Emilio Floris (Fi) e Roberto Capelli (Cd) hanno inviato due lettere rispettivamente al presidente del Senato, Pietro Grasso, e al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per sollecitare una maggiore attenzione sulle intimidazioni e violenze nei confronti degli amministratori locali in Sardegna.

I tre esprimono “sconcerto e forte preoccupazione in relazione all’ennesimo atto intimidatorio avvenuto a discapito del vicesindaco di Belvì, paese dell’entroterra nuorese. Quello dei giorni scorsi è solo l’ultimo di una serie interminabile di intimidazioni e attentati ai danni degli amministratori locali sardi da parte di ignoti, una escalation intollerabile. I dati parlano chiaro – aggiungono – un centinaio di casi all’anno dei quali il 90% resta impunito. Le amministrazioni violate ogni anno sono oltre il 25% dei 377 comuni sardi”.

I parlamentari richiamano, infine, la necessità di atti coerenti e conseguenti agli “importanti gesti di condanna e solidarietà che sempre arrivano numerosi nei giorni immediatamente successivi agli attentati e che siano capaci di avviare un reale e decisivo cambiamento della situazione”. Per questo motivo i parlamentari si rivolgono al Presidente del Senato manifestando “l’esigenza di una accelerazione dell’iter legislativo della proposta Lo Moro, sottoscritta da tutti i componenti della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni agli amministratori locali”. Chiedono inoltre ad Alfano “un immediato e maggiore sforzo del Governo e delle articolazioni dello Stato preposte alla prevenzione e repressione della violenza contro il sistema democratico-costituzionale e le persone che lo rappresentano nel territorio, soprattutto nelle aree dello svantaggio”.

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