Vertice con Alfano: “Ecco la strategia per contrastare gli attentati in Sardegna”

“Abbiamo fatto un buon lavoro: è stata messa a punto una piattaforma su quelle che saranno le strategie per prevenire e contrastare il fenomeno degli atti intimidatori nei confronti di amministratori pubblici locali”. È il commento del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ha presieduto oggi al Viminale, una riunione dell’Osservatorio permanente sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti di amministratori pubblici locali, cui hanno partecipato il viceministro, Filippo Bubbico, il sottosegretario, Gianpiero Bocci, il capo di gabinetto, Luciana Lamorgese, il capo della Polizia, Alessandro Pansa, i vertici di questo Ministero, una delegazione dell’Anci nazionale e dell’UpiI, composta rispettivamente dal presidente Piero Fassino, oltre che dai primi cittadini di alcuni comuni, e dal presidente Achille Variati.

In particolare, il ministro sottolinea “la creazione delle sezioni provinciali dell’Osservatorio presso le Prefetture, che partiranno, in via sperimentale, in sei province pilota, la somministrazione agli amministratori locali di un questionario finalizzato a conoscere meglio il mondo in cui operano i rappresentanti delle amministrazioni locali, l’individuazione di possibili interventi normativi, che potrebbero fornire un ulteriore utile strumento di contrasto al fenomeno intimidatorio e il potenziamento del sistema di monitoraggio semestrale gli atti intimidatori denunciati dagli amministratori”.

L’Osservatorio, costituito con decreto in data 2 luglio 2015, è nato con l’obiettivo prioritario di monitorare il fenomeno, approfondire le cause che lo determinano e individuare adeguate iniziative di supporto alle vittime che tengano conto dell’esperienza quotidiana di coloro che vivono nei governi locali e che siano in grado di rispondere in maniera differenziata alle diverse situazioni territoriali. In quest’ottica sarà particolarmente rilevante il ruolo attivo e di dialogo svolto dagli Osservatori provinciali presieduti dai prefetti.

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