Liberazione, cortei in tutta la Sardegna. E Pais cambia idea: sfilata ad Alghero

Cortei e manifestazioni in tutta l’Isola per celebrare l’anniversario della Liberazione dal regime nazi-fascista. A Cagliari migliaia di persone hanno sfilato da piazza Garibaldi fino a piazza del Carmine, con la sosta al Parco della Rimembranze per depositare una corona d’alloro in ricordo dei caduti. All’appuntamento guidato dall’Anpi (l’associazione nazionale partigiani) hanno aderito molte associazioni, amministratori locali e soprattutto giovani, ma non è passata inosservata la totale assenza delle istituzioni regionali.

A Sassari i cittadini si sono riuniti in piazza del Comune, dove ha parlato il sindaco Nicola Sanna. “Esiste uno stretto legame tra il 25 aprile e la continua lotta contro le diseguaglianze, le sopraffazioni, lo sfruttamento. Perciò nel ricordare la Resistenza non ci può essere nessuna ritualità, nessuno stanco adempimento di un cerimoniale. Solo una modalità di riflessione consapevole e collettiva può ben rappresentare la forma ideale per ricordare la tragedia che ha vissuto il popolo italiano”, ha detto.

La cerimonia per il 25 aprile a Sassari

Anche a Nuoro e Carbonia si sono svolte le manifestazioni: nel capoluogo barbaricino la solenne cerimonia si è tenuta al Sacrario militare del cimitero comunale con la posa delle corone e l’intitolazione di una strada all’antifascista nuorese Diddìnu Chironi, tra via Pietro Antonio Manca e via Magellano. A Carbonia, invece, la Rete unitaria antifascista Sulcis-Iglesiente ha organizzato, con l’Anpi, la terza edizione della giornata Antifascista “ieri Partigiani oggi Antifascisti” nel Parco Villa Sulcis: in programma performance artistiche, giochi-laboratori per bambini, incontri e spettacoli musicali.

Non sono mancate le polemiche, aperte ieri dall’annuncio del presidente del Consiglio regionale Michele Pais, di non aderire ad alcuna manifestazione per ricordare i 74 anni dalla Liberazione dell’Italia e dall’avvio del percorso verso la democrazia. Questa mattina il segretario del Pd, Emanuele Cani ha definito “inaccettabile” l’annunciata decisione del presidente Pais di non partecipare alle manifestazioni per il 25 aprile. “La Sardegna – ha evidenziato Cani – ha dato il suo apporto, con donne e uomini a quel movimento che ha fatto nascere la democrazia e che oggi dà la possibilità, anche a chi dissente dalle nostre idee, di poter esprimere le proprie. Il presidente de Consiglio ha giurato sulla Costituzione nata dalla Resistenza, per il suo ruolo dovrebbe pensare più all’istituzione che rappresenta e non alla propaganda spicciola che vorrebbe cancellare le lotte e le conquiste che oggi ci permettono di vivere in uno Stato libero e democratico”.

Sull’onda delle polemiche Pais, alla fine, ha deciso di partecipare alle celebrazioni del 25 aprile: le foto sono state pubblicate dal sindaco di Alghero, Mario Bruno, sulla propria pagina Facebook. Tuttavia in quella istituzionale del Consiglio regionale il presidente ha fatto postare le immagini che lo ritraggono mentre partecipa ai festeggiamenti religiosi in onore di San Marco, sempre insieme a bruno. “Per Michele Pais – è scritto – in questa giornata non si possono solo rievocare momenti di divisione ma è un’occasione ulteriore per riflettere su un impegno comune per il futuro”.

 

 

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