La marcia silenziosa degli algheresi: “Michela, ci occuperemo dei tuoi figli”

Ciao Michela, ti saluteremo nei prossimi giorni ancora, ma sarai presentissima nella nostra comunità e ci faremo carico dei tuoi figli”, con queste parole il primo cittadino di Alghero, Mario Bruno ha salutato la folla riunita questa sera a Porta Terra in ricordo di Michela Fiori, la quarantenne uccisa dal marito due giorni fa.

Il corteo ha attraversato le vie della cittadina in un silenzio quasi surreale, guidato dal sindaco, dalla madre e dal fratello di Michela e da tutti gli altri parenti. Alla marcia, partita da Porta Terra, di fronte al grande albero di Natale rimasto spento per una sera, hanno partecipato tremila persone. A prendere la parola, con il sindaco, anche don Giuseppe Curcu, vicario della diocesi di Alghero e parroco del Santissimo Nome di Gesù, dove i due figli di Michela frequentano il catechismo. “Nessuno può sostituirsi a una mamma, ma noi come comunità vogliamo farci carico di questi bimbi rimasti soli e assicurare loro il miglior futuro, assicurare loro e sostenerli negli studi – ha detto il sindaco -, vogliamo essere migliori, reagire e fare in modo che questi fatti non accadano mai più”.

Dopo le poche parole la folla ha seguito il percorso indicato già da ieri sino alla casa di via Vittorio Veneto, nel quartiere di Sant’Agostino, dove è avvenuto l’omicidio, dove sono stati deposti mazzi di fiori e candele.

Per il 27 dicembre è stata fissata l’autopsia sul corpo della donna, strangolata dall’ex marito, Marcello Tilloca, che dopo averla uccisa si è consegnato ai carabinieri di Alghero e attualmente si trova nel carcere di Bancali, a Sassari. I funerali dovrebbero tenersi, con tutta probabilità, il giorno successivo.

LEGGI ANCHE: In memoria di Michela, uccisa dall’ex: nessuna foto del loro passato insieme

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