In memoria di Michela, uccisa dall’ex: nessuna foto del loro passato insieme

Vogliamo dedicarla a Michela, questa nostra decisione. A Michela Fiori, uccisa ieri ad Alghero dal suo ex marito. Da un uomo che non accettava una vita da separati (a metà gennaio ci sarebbe stata l’udienza). Per questo Marcello Tilloca, 42 anni, due in più di Michela, è entrato nella casa dove la donna continuava ad abitare coi due figli piccoli, avuti dall’assassino che poi ha confessato, quindi le ha stretto le mani al collo e l’ha uccisa. A quarant’anni. Due giorni prima di Natale, nel tardo pomeriggio.

Un femminicidio, un altro, l’ennesimo. Che con l’amore nulla ha a che fare. Nulla c’entra. È barbarie ammazzare una persona. Ma visti i numeri delle donne punite con la morte da mariti, fidanzati e compagni (attuali o ex), diventa ugualmente un atto di inciviltà pubblicare le foto della coppia. Immagini che ritraggono i due insieme. Sardinia Post rinuncia. Convintamente. Perché anche un passato felice, se c’è stato, con l’omicidio perde di valore. Non ha senso celebrarlo, ricordarlo, farlo tornare in vita. Restituirlo, quasi fosse un’icona, nel mezzo di una tragedia che fa contare tre vittime, se si considerano pure i due bambini condannati a restare senza mamma.

No, uccidere non è amore.

È la prima volta che il nostro giornale prende una posizione così netta sui femminicidi. Ma crediamo che non si possa aspettare altro tempo per schierarsi contro la violenza sulle donne. Per stare dalla parte di chi, come Michela, rivendicava il diritto legittimo di scegliere la separazione. Di volere per sé un’altra vita. Un nuovo tempo. Un presente diverso. E anche un futuro.

Alessandra Carta
(TW @alessacart)

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