Impasse San Raffaele: gli arabi non sono ancora proprietari dell’ospedale

Spunta un ostacolo nella strada dell’ex San Raffaele: gli arabi del Qatar non sono ancora proprietari del palazzone bianco alle porte di Olbia.

Spunta un ostacolo sulla strada dell’ex San Raffaele: gli arabi della Qatar Foundation Endowment (Qfe), pronti a spendere 1,2 miliardi in 12 anni per 242 posti letto convenzionati e 50 a pagamento, non sono ancora proprietari del palazzone bianco alle porte di Olbia. Nulla di irrisolvibile. Tuttavia, nella struttura dove nascerà l’ospedale pubblico-privato non si può ancora muovere un solo mattone. L’edificio, costruito dalla Fondazione Monte Tabor di don Verzè, poi travolta da un crac milionario, fa parte del concordato fallimentare in mano al tribunale di Milano. E gli arabi non hanno ancora sbloccato la partita, sebbene lo scorso 23 maggio, davanti al premier Matteo Renzi e al governatore Francesco Pigliaru, avevano fissato l’inizio lavori per il 25 giugno, ‘minacciando’ addirittura, pochi giorni dopo, di investire in Germania se la Regione non avesse dato in fretta l’autorizzazione.

I tempi della trattativa col Tribunale milanese non si conoscono. È invece certo che la Fondazione Monte Tabor chiese un prestito di 75 milioni a cinque società di leasing che figurano nella lista dei creditori. Nel dettaglio, la Leasint (Gruppo Intesa) prestò a don Verzè 36,2 milioni. Dalla Sardaleasing ne arrivarono 28,9. Ancora: la finanziaria del Monte dei Paschi ne mise 18,1, al pari della Agrileasing (Credito cooperativo), mentre la Abf (gruppo Bper) ne concesse 11,5. Fanno in totale 112,8 milioni, di cui 38 restituiti prima del crac e 75 ancora da coprire.

La partita sembra però ingarbugliata da un esposto, di cui nei giorni scorsi ne ha dato notizia la stampa nazionale. Ovvero, i tre commissari nominati da tribunale per gestire il concordato fallimentare (Salvatore Sanzo, Rolando Brambilla e Luigi Saporito) hanno segnalato alla Procura di Milano che le società di leasing avrebbero provato a trattare la vendita dell’immobile direttamente con gli arabi. Ma per l’edificio di Olbia è prevista una base d’asta di 25 milioni.

Insomma, nella strada del San Raffaele si è aperto un solco di incertezze su cui la Regione non ha certamente responsabilità. Anzi. L’assessorato alla Sanità, guidato da Luigi Arru, è al lavoro per scrivere l’accordo di programma con il Qatar. Ma già nella delibera di Giunta, quella col quale il 26 giugno scorso la famiglia reale di Doha ha ottenuto un primo via libera all’investimento (è stato poi ratificato dalla commissione consiliare), si parlava di “eventuale avvenuta acquisizione del predetto ospedale”, segno di un passaggio di mano non concluso, oggi come un mese fa. E fino a quando la procedura non si completa, non potrà essere firmata l’ultima intesa.

Gli arabi, dal canto loro, hanno incaricato un pool di avvocati per chiudere la cessione. Il gruppo è guidato da Guido Rossi, il giurista che decise di togliere alla Juventus lo scudetto del campionato 2005-2006 e assegnarlo all’Inter.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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