Salta ancora la requisitoria del pubblico ministero Marco Cocco nel processo sui fondi ai gruppi. Dopo il rinvio a sorpresa del 14 marzo scorso, anche oggi un nulla di fatto, perché lo stesso pm ha depositato un dvd con ventisette documenti già noti. Le difese però hanno sollecitato tempo per la lettura del materiale e il tribunale ha accolto la richiesta aggiornando all’udienza già fissata per il prossimo 11 aprile. Intanto, dopo Giommaria Uggias (Idv), anche Mondino Ibba (Psi) ha restituito i soldi che gli sono valsi l’accusa di peculato: il socialista, tramite il suo legale Maurizio Scarparo, ha depositato un assegno di 135.800 euro. Uggias aveva dato indietro 32mila euro.
Sul banco degli imputati ci sono quattordici consiglieri regionali della XIII legislatura (2004-2009). Ma erano venti quando a fine 2013 è cominciato il processo. Nel frattempo, Silvestro Ladu, Adriano Salis e Beniamino Scarpa sono stati condannati in primo grado, mentre per Peppino Balia e Renato Lai è arrivata l’archiviazione. Pino Giorico invece è morto nel 2014.
Nell’aula uno, davanti al giudice Mauro Grandesso, i quattordici imputati sono arrivati oggi alla spicciolata, accompagnati dai rispettivi avvocati. Mancava solo Giuseppe Atzeri, l’allora presidente del gruppo misto da cui partì l’indagine. Perché il sardista, a fine 2008, venne denunciato per mobbing dall’ex funzionaria Ornella Piredda che, dopo la causa civile, presentò un esposto in Procura. Gli altri a processo sono: Tore Amadu, Carmelo Cachia, Maria Grazia Caligaris, Oscar Cherchi, Raffaele Farigu, Mariolino Floris, Sergio Marraccini, Pierangelo Masia e i fratelli Alberto e Vittorio Randazzo.
Come già accaduto nell’udienza rinviata tre settimane fa, l’aula era affollata anche di curiosi: oggi si sarebbero dovute conoscere le richieste del pm almeno su parte dei quattordici imputati. Ma col nuovo rinvio odierno l’inizio della requisitoria slitta di un’altra settimana. L’unica novità odierna sono appunto i 135.800 euro restituiti da Ibba.
Il pm Cocco è anche titolare dell’inchiesta bis, aperta a fine 2013 per il presunto peculato commesso durante la legislatura 2009-2014, per la quale due anni e mezzo fa finirono in carcere gli ex pidiellini Mario Diana, Sisinnio Piras e Carlo Sanjust, più l’ex Fortza Paris Eugenio Murgioni e l’imprenditore Riccardo Cogoni.
Al. Car.
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