L’iter in Consiglio regionale della Finanziaria 2013 è appena iniziato e già serpeggiano le polemiche e gli scontri istituzionali. Ancora una volta sono le cosiddette “norme intruse”, cassate qualche giorno fa per volere della presidente del Consiglio Claudia Lombardo, ad accendere la scintilla.
I farisei. “Qualche fariseo, regolamento alla mano, ha deciso che non potessero passare – ha attaccato Cappellacci questa mattina dal palco della convention del partito alla Fiera dove ha rilanciato la sua candidatura per le prossime elezioni– ma le porteremo avanti comunque. Non sarà in questa Finanziaria? Io credo di sì, altrimenti faremo un collegato”, ha concluso Cappellacci. Infine il governatore ha chiesto al gruppo Pdl di difendere il provvedimento in aula, così come è stato approvato dalla Giunta regionale.
Bruciare il semaforo. A stretto giro risponde la presidente del Consiglio, Lombardo: “Non si può mentire sapendo di mentire. Il presidente della Giunta, introducendo nella Finanziaria norme palesemente intruse, mi ricorda quell’automobilista che passa con il semaforo rosso davanti al vigile sperando nella sua distrazione per non essere multato”. Per la Presidenza del Consiglio e per la Commissione competente le leggi, compresa quella di contabilità n. 11 del 2006, esistono per essere applicate e rispettate e non interpretate a intermittenza a seconda della convenienza elettorale del momento.