Ecco la Finanziaria, Cappellacci: stop alle poltrone (ma quando me ne vado)

La versione definitiva ancora non c’è. E a dir la verità non è semplice reperire neppure la bozza (clicca per la versione .pdf). La Finanziaria 2013 però sta iniziando a circolare timidamente tra gli uffici del consiglio regionale. Si tratta dello stesso documento approvato dall’esecutivo la scorsa settimana, con una velocità che non era per niente piaciuta ai sindacati: invitati al confronto con la giunta lunedì sera, non avevano ricevuto nemmeno copia della bozza e, come se non bastasse, l’esecutivo l’aveva approvato poche ore dopo senza alcun confronto. Facile capire come in Aula ci sarà battaglia.

Ma cosa prevede il documento, ora in attesa di passare al vaglio del consiglio regionale? Innanzitutto sono iscritti a bilancio 1,2 miliardi legati alla vertenza entrate. Fondi che non sono nelle casse regionali e quindi si parla di introiti che, al momento, esistono solo sulla carta.

Ancora: viene ripescata l’Agenzia regionale per le entrate, varata nel 2006 dalla giunta Soru, quindi abolita dall’esecutivo Cappellacci e ora resuscitata con un dotazione finanziaria di 2 milioni di euro. Confermato anche il ricorso alle ‘monete complementari’ (come Sardex, che non è citata), con uno stanziamento complessivo di 60 milioni di euro nel triennio 2013/2015. I beneficiari? Minimo “10mila giovani di età compresa tra i 25 e i 35 anni”.

Sanità e sociale

Entro due mesi dall’entrata in vigore della Finanziaria, la giunta regionale dovrà proporre un disegno di legge sulla riorganizzazione delle Asl, che dovrebbe tradursi in una netta diminuzione delle aziende sanitarie. In previsione, dalle attuali otto si potrebbe passare ad un’unica Asl, ipotesi che non piace per niente all’opposizione.

Poi: il fondo regionale per la non autosufficienza potrà contare su una dotazione di 192,5 milioni di euro, con un incremento di circa 3,5 milioni rispetto al 2012, così suddivisi: 15 milioni per il potenziamento dell’assistenza domiciliare agli anziani, 89 per i programmi personalizzati a favore di disabili gravi, 19 sono destinati al progetto ‘Ritornare a casa’ (rivolto ai malati di Sla) e 52 milioni, infine, saranno impiegati per coprire i finanziamenti previsti dalle leggi regionali relative a particolari patologie.

Sul sociale, 25 milioni saranno impiegati per la lotta alle povertà estreme e altrettanti serviranno per ‘alleggerire’ la rata Imu ai proprietari di immobili che non guadagnano più di 15mila euro annui.

Tagli alla spesa

La mannaia della giunta non interesserà, almeno sulla carta, solo le Asl. Nel mirino ci sono anche consorzi industriali (oggi sono otto), oltre enti e agenzie regionali (che invece si contano a decine).

Innanzitutto i consigli di amministrazioni di enti e agenzie come Enas, Stazione sperimentale del sughero, Istituto zooprofilattico, Ersu, Isre, Arst e Enas alla scadenza naturale non saranno rinnovati. Tutte le funzioni finora assolte passeranno nelle mani del direttore generale.

Discorso simile per enti, società in house e agenzie non ricomprese nel primo elenco: alla scadenza naturale del CdA, subentrerà un amministratore unico.

Da sottolineare: le poltrone dei nominati dallo stesso Cappellacci sono tutte salve, visto che i tagli partiranno non prima di un anno. Quindi, con una nuova giunta.

Promozione turistica e marketing: pieni poteri a Mariano Mariani

Oltre all’Agenzia regionale per le entrate, la Finanziaria tenta di resuscitare per l’ennesima volta pure l’agenzia Sardegna Promozione, sempre voluta dal predecessore Renato Soru come soggetto unico cui affidare tutte le politiche di promozione dell’Isola. I risultati finora sono stati a dir poco deludenti: più che un’agenzia, un bancomat a uso e consumo del politico di turno, senza alcuna evidente ricaduta. Da poche settimane però il timone è passato nelle mani di Mariano Mariani, fidatissimo di Cappellacci, e ora il governatore ha tutto l’intenzione di far marciare l’agenzia a regime. Finiscono i tempi in cui a programmare la partecipazione a fiere e manifestazioni varie erano una volta l’assessorato all’Agricoltura, poi quello al Turismo e poi un altro ancora: ora tutto deve passare dagli uffici di Mariani. Che amministreranno anche tutti i denari – tantissimi – destinati alle finalità statutarie dell’agenzia.

E infine…

Tre milioni di euro sono assegnati a una società in liquidazione (sic!), la Fluorite Silius, per la custodia e messa in sicurezza del sito di Genna Tres Montis e 4,2 milioni serviranno ad arginare e combattere la blue tongue. Tra ovini e miniere spunta anche la cultura: 800mila euro alla Fondazione teatro Grazia Deledda di Paulilatino.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

IL DOCUMENTO

 

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