Finanziaria, tutti contro tutti. L’ex capogruppo Pdl Mario Diana: “Cappellacci smetta di pensare alla campagna elettorale”

È scontro in Regione sulla manovra Finanziaria. E non solo tra maggioranza e opposizione, come vorrebbe la prassi. Tutto nasce dalla querelle sulle cosiddette ‘norme intruse’, vale a dire quei provvedimenti che l’esecutivo Cappellacci ha inserito nella manovra ma che, secondo le norme, vanno trattate a parte e disciplinate attraverso leggi ad hoc. A ricordare ‘come si fa’ ci ha pensato la presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo, che ha individuato le norme intruse e invitato la commissione Bilancio a stralciarle dal testo licenziato dalla giunta. Da qui le polemiche tra maggioranza e opposizione ma non solo: al fianco della Lombardo e contro Cappellacci si è schierato anche l’ex capogruppo del Pdl Mario Diana, che ha invitato il presidente della Regione a pensare ai problemi dei sardi e non alle prossime, ravvicinate elezioni.

Di contro, il ‘suggerimento’ di stralciare le norme cosiddette intruse, arrivato dalla presidenza del consiglio regionale, non è ad esempio piaciuto al capogruppo del Pdl Pietro Pittalis.

Di norma la commissione Bilancio prende atto e recepisce la posizione della presidenza del consiglio, e così sarebbe dovuto accadere anche stamane, ma Pittalis ha criticato lo stralcio proposto dagli uffici di presidenza, soprattutto per quanto attiene il taglio ai consigli di amministrazione e in generale ai costi della politica, che secondo quanto suggerito dalla Lombardo potrebbero trovare posto in un eventuale collegato alla manovra.

Sulla stessa linea d’onda di Pittalis è anche Attilio Dedoni, capogruppo dei Riformatori. “Con la decisione presa dalla presidenza, che ha eliminato considerandole norme intruse il taglio di Province, Asl e cda degli enti e delle aziende della Regione – si legge in una nota firmata da Dedoni – è stato portato a termine l’ennesimo attacco ai referendum del 6 maggio 2012. Uno schiaffo ai sardi che hanno chiesto le riforme. Una decisione grave, anche perché questi tagli avrebbero portato consistenti risparmi nelle casse della Regione, oltre che un ammodernamento della macchina regionale”.

Risponde a Pittalis il vicepresidente della commissione Bilancio Fraco Sabatini (Pd). “Fa bene il capogruppo del Pdl a mostrarsi preoccupato. Le riforme annunciate e mai attuate dalla Giunta di centrodestra sono tantissime e i danni causati sono evidenti a tutti.  Non si possono utilizzare le norme a proprio piacimento – prosegue l’esponente democratico -.  Ancora una volta la Giunta dimostra disattenzione e pressapochismo. Disattenzione perché l’articolo 4 della nostra legge di contabilità è chiaro ed esplicito quando afferma che le norme presenti nella manovra devono avere espresso contenuto di programmazione e finanza regionale, pressapochismo perché continua ad annunciare riforme a lanciare manifesti propagandistici che però nulla hanno a che fare con i progetti che servirebbero realmente alla riforma del sistema amministrativo regionale”.

Ma a confermare che ormai in Regione lo scontro è all’insegna del ‘tutti contro tutti’, in serata è arrivata anche una nota del capogruppo di ‘Sardegna è già domani’, Mario Diana, che fino a poco tempo fa occupava proprio il posto di Pittalis come presidente del gruppo Pdl. E oggi attacca duramente e a testa bassa il presidente della Regione Ugo Cappellacci.

“Le proposte stralciate erano demagogiche e confusionarie – ha tagliato corto Diana -. Viene da chiedersi cosa abbia fatto l’esecutivo nei precedenti quattro anni. Appare, insomma, confusionaria e chiaramente demagogica la ‘furia riformatrice’ ostentata dalla Giunta, orientata più all’ormai prossima campagna elettorale che a un reale contenimento dei costi. Di certo, però, il presidente Cappellacci non può pretendere di piegare le disposizioni di legge alle esigenze della sua propaganda: presenti delle proposte concrete per il taglio dei costi della politica nei tempi e nei modi leciti – conclude Mario Diana – e il Consiglio regionale sarà ben lieto di prenderle in esame ed eventualmente di approvarle”.

In serata è arrivata anche una nota della presidente del Consiglio Claudia Lombardo. “Non è corretto scaricare sulla Presidenza e sulla competente Commissione Consiliare (che ha espresso parere conforme) la responsabilità di scelte della Giunta, sbagliate in partenza, in quanto mirate a inserire in legge finanziaria provvedimenti che, seppure condivisibili, per espressa previsione legislativa non sono ammissibili, perché necessitano di un progetto di legge autonomo che ne delimiti tutti gli aspetti e non si limiti ad un pronunciamento di principio. Peraltro va sottolineato che per le stesse ragioni di corretta applicazione del criterio adottato dalla Presidenza del Consiglio per individuare le norme intruse, sono state contemporaneamente stralciati commi che, nella stessa finanziaria, comportavano un aggravio di spesa per i costi della politica”. Come dire: la giunta Cappellacci intendeva tagliare le spese moltiplicandole. Prassi, quest’ultima, già adottata dall’esecutivo. 

Il consigliere del Partito democratico ed esponente della commissione Bilancio Gianvalerio Sanna entra nella polemiche invitando le forze di maggioranza “a mettersi d’accordo”, visto che il periodo “è a dir poco drammatico”. Secondo Sanna il documento finanziario approvato dalla giunta “era ed è stracolmo di proposte demagogiche”, ma comunque bisogna puntare “sulla coesione” per salvare l’Isola. “Ad esempio, sul patto di stabilità dovremmo sfruttare la finestra aperta dell’Unione europea – aggiunge l’ex assessore all’Urbanistica della giunta Soru – e puntare sulle opere pubbliche: pagare quanto dovuto alle imprese e impiegare le nuove risorse per mettere a correre i cantieri. Non possiamo di certo sposare la linea Cappellacci, che in Finanziaria inserisce una maggiore spesa per 1,2 miliardi ‘ma solo se lo Stato è d’accordo’: un bluff, una boutade”.

Sui lacci del Patto di stabilità interviene anche il presidente della commissione Bilancio Pietrino Fois, dei Riformatori. “La decisione di inserire nella manovra una maggiore capacità di spesa pari a 1,2 miliardi è politica e mi sento di condividerla appieno. Le sentenze della Corte dei Conti e della Corte Costituzionale, d’altronde, ci hanno dato sempre ragione – ricorda Fois – e ora il governo deve mantenere gli impegni”. Governo che, peraltro, ha riconosciuto le ‘pretese’ della Regione in materia di entrate fiscali, ma che ha sempre negato le risorse perché “non ci sono soldi”. “Una doppia beffa – dice oggi Pietrino Fois -. Da un lato se non trasferiscono le risorse saremmo costretti ad accendere nuovi mutui, dall’altro il governo quasi sicuramente sarà portato ad impugnare la norma. Ma se la giunta Cappellacci non avesse optato per l’inserimento della norma in Finanziaria, avrebbe significato dare ragione allo Stato. E la ragione, su questo tema, lo Stato non ce l’ha”.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share