Regionali, Cappellacci conferma: “Mi ricandido a governatore”

Pronti, partenza, via! Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, apre di fatto la campagna elettorale per le regionali del 2014, con la propria ricandidatura a governatore. “La mia candidatura è nei fatti”, ha annunciato a margine della manifestazione “Il sistema Sardegna a confronto”, organizzata questa mattina a Cagliari dal gruppo Pdl del Consiglio regionale e a cui hanno partecipato i consiglieri regionali, i parlamentari sardi (tranne il deputato Mauro Pili, da tempo critico con il governatore su vari fronti) ed il coordinatore regionale del partito, Settimo Nizzi.

In effetti la campagna ufficialmente era iniziata già da ieri sulla carta stampata: foto sorridente a metà pagina su Unione Sarda, Nuova Sardegna, Sardegna quotidiano. Lo slogan: “C’è una Sardegna che non ha paura”.

Le dichiarazioni. “Il raccolto che abbiamo seminato sino ad oggi dobbiamo difenderlo con le unghie e con i denti – ha aggiunto Cappellacci -. Il lavoro svolto non si conclude con questi cinque anni e non dobbiamo abbandonare la barca”. Il governatore sardo ha anche spiegato che nel patto di fine legislatura con i partiti che compongono la maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale non è stata inserita la clausola della sua ricandidatura alla guida della Regione alle prossime elezioni regionali che si terranno tra gennaio e febbraio del prossimo anno.

Il coraggio dell’unità contro “i nemici”. “La mia candidatura non può essere una decisione del singolo ma deve essere condivisa. Ci sono e voglio continuare ad esserci per portare a conclusione le diverse azioni che abbiamo iniziato a seminare come un buon contadino”. Lo ha detto il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, durante il suo intervento alla convention del partito a Cagliari, che apre la “lunga e intensa campagna per le regionali”. Raccogliendo gli appelli all’unità che sono venuti dal coordinatore regionale del partito, Settimo Nizzi, e dal deputato Salvatore Cicu, il governatore ha affermato che “oggi occorre ritrovare il senso della comunità, di fronte ad una situazione difficile per la Sardegna e alle derive qualunquiste e ai sardi che chiedono che si cambi passo, noi dobbiamo rispondere con la forza ed il coraggio dell’unità e capire quali sono i nostri veri nemici“.

Tra questi Cappellacci individua “lo Stato, gli armatori che si comportano come vecchi feudatari, gli imprenditori che rubano pezzi di territorio lo inquinano e poi lo abbandonano con la chiusura delle fabbriche”, ma anche “quei sardi che da un lato alimentano le divisioni e si schierano con i poteri forti”. Il presidente non lesina attacchi anche al Governo Monti sulla politica estera ed economica e ai Sardisti che lo hanno criticato per la lettera inviata all’Unione europea sulla Zona Franca.

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