Il sardista Sanna: “La beffa della zona franca? Un agguato di Ugo”

“Ma vuol sapere sul serio come è andata? Glielo dico subito: il presidente mi ha tenuto all’oscuro di tutto. C’era una conferenza e a un certo punto ha tirato fuori la lettera indirizzata alla Commissione europea e l’ha firmata. Del contenuto io non sapevo niente, l’ha presentata solo in quel momento. E poi, suvvia, l’ha scritta lui, mica io, e ora vuole addossarmi qualche responsabilità? Ma per favore…”.

Giacomo Sanna non è proprio di buonumore. Per usare un eufemismo: è parecchio seccato. E non lo nasconde. D’altronde è finito in tv a sua insaputa, quando Ugo Cappellacci, ospite della trasmissione “Dentro la notizia”, presentata da Anthony Muroni su Videolina, durante un’intervista ha mostrato a favore di telecamera una foto per così dire ‘compromettente’.

Giacomo Sanna,  capogruppo del Psd'Az in consiglio regionale
Giacomo Sanna

Ritrae tre persone: al centro Cappellacci, alla sua sinistra il presidente dell’Autorità portuale di Cagliari Piergiorgio Massidda e a destra proprio lui, Giacomo Sanna. “Ecco – ha raccontato il governatore – stavo firmando la famosa lettera indirizzata alla Commissione europea. E chi avevo affianco? Giacomo Sanna”. La “famosa lettera”, per intendersi, è quella che negli ultimi due giorni ha scatenato un putiferio: “Caro Cappellacci, guardi che noi con l’istituzione della zona franca non c’entriamo un bel nulla”, ha in sostanza risposto Heinz Zourek, numero uno della Direzione generale fiscalità e unione doganale della Commissione.

“Ma ci rendiamo conto? Cappellacci scrive alla Commissione e dice che Livigno e Campione sono zone franche – incalza Sanna -. Poi arriva Zourek e gli dice che non è così. Addirittura gli dà un link, così può vedere con precisione quali e dove sono le zone franche… Ma per favore”.

 Il capogruppo del Psd’Az e il collega di partito Paolo Maninchedda due giorni fa hanno reso pubblico il contenuto della missiva, sbeffeggiando il governatore. Che non l’ha presa bene. “Come vedete, al mio fianco c’era proprio Giacomo Sanna. Perché ora questo attacco? Forse perché ha altri interessi, che non conosco eppure immagino, ma che al momento comunque non mi interessano. Volete sapere perché ho scritto anche alla Commissione europea? Perché la Sardegna ha una sua dignità da difendere e noi vogliamo trattare direttamente anche con l’Unione europea”, ha chiosato in tv il presidente della Regione.

“Se parliamo di interessi, Cappellacci dovrebbe cambiare discorso. Interessi personali non ne ho – dice Sanna – e mai ho avuto l’ambizione di entrare nella sua giunta e peraltro chi vi è entrato non ha fatto grandi fortune”.

 E lo slancio indipendentista di Cappellacci con la trattativa parallela ‘Stato di Sardegna – Unione europea’? A Sanna non piace nemmeno quello. Ma appare divertito. “Ma non mi faccia ridere. Se vuole giocare a fare l’indipendentista, magari prima abbandoni il Pdl, no?”.

Mossa impensabile, anche alla luce di quanto dichiarato da Cappellacci: “Il Pdl è un partito vario, questo è il bello della democrazia”. E ha scelto le telecamere di Videolina per confermare la ricandidatura alla presidenza della Regione. Presentando in anteprima anche lo slogan: “C’è una Sardegna che non ha paura. Noi stiamo con questa Sardegna”. Lo stesso scelto per il battesimo della campagna elettorale sulla carta stampata: foto sorridente a metà pagina su Unione Sarda, Nuova Sardegna, Sardegna quotidiano. E un appuntamento, domani alle 10 a Cagliari, in Fiera, per un’iniziativa dal titolo criptico: “Sistema a confronto”. Seguiranno tavole rotonde. Con chi, al momento, non si sa.

“Ma che si facciano pure la loro campagna elettorale, basta che non la facciano sulla spalle dei sardi e dei sardisti. E se il conflitto si chiama Cappellacci-Pili, è un problema di casa loro”.  Conclude Sanna confermando che, dopo tanti anni, i sardisti sono effettivamente passati all’opposizione.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share