Cagliari, i vecchi vizi e nessuna virtù: l’Empoli lo strapazza e porta via 3 punti

Il Cagliari che non ti aspetti dopo la bella prova di Roma contro la Lazio. Una squadra che è tornata a essere quella brutta brutta di dieci giorni fa, ante Mazzarri. Senza anima, idee e tecnica. Forse credeva di poter fare un solo boccone del derelitto Empoli (che derelitto non è), ma si è sbagliato di grosso. Tantissimi errori in tutte i settori, già nei primi 20 minuti si è capito che i rossoblu erano rimasti all’Olimpico di Roma. Non pervenuti alla Unipol Domus. Alcune leggerezze difensive di Deiola, Ceppitelli e Lykogiannis, hanno fatto venire i brividi sugli spalti e fatto sobbalzare di Mazzarri a bordo campo.

Walter Mazzarri

I rossoblu sembrano tornati indietro di dieci giorni: scialbi, privi di idee, spuntati. Troppo solo Nandez, costretto a cantare e portare la croce, una sorta di predicatore nel deserto della inconsistenza dei compagni, in difficoltà in ogni settore del campo. Il campanello d’allarme alla porta di Cragno suona forte al 27: gli ospiti hanno anche una ghiotta occasione da rete in un ribaltamento di fronte, ma Di Francesco arriva una frazione di secondo in ritardo su cross di un compagno dalla sinistra, con la porta sguarnita. Due minuti dopo il figlio d’arte, solo in mezzo all’area, però non sbaglia e trafigge Cragno. Al 33′ prima occasione per i rossoblu, ma Marin calcia sull’esterno della rete da posizione angolata. Mazzarri non è soddisfatto (tutt’altro), si agita e sbraita, se la prende con la solita scenosità con i suoi: li sprona, li applaude anche per incoraggiarli, ma ne manda anche qualcuno a quel paese davanti a errori inaccettabili per questa categoria.

Keita

Il faro Joao Pedro stasera è spento, il socio d’attacco Keita gioca sempre con le spalle alle porte, non c’è una mente con i piedi buoni che inneschi la sua velocità. Al 35 del primo tempo, subito dopo la rete empolese, manda Strootman a scaldarsi. Un segnale chiaro a chi è in campo: o cambiate voi o vi cambio io. Detto e fatto: al ritorno in campo per il secondo tempo fuori Carboni e Deiola, dentro Godin e Strootman. La musica sembra cambiare, i rossoblu prendono in mano le redini del gioco e ci danno dentro.  Al 69 il raddoppio degli ospiti: in rete il nuovo entrato Stulac con una fiondata da fuori area all’incrocio dei pali alla sinistra di Cragno. All’81esimo per poco l’Empoli non fa il 3-0 con una traversa piena. All’88esimo anche un palo per gli ospiti a portiere battuto. Finisce sotto una pioggia di fischi per i rossoblu, inviati dalla curva nord ad andare a lavorare altri cori di forte contestazione.

CAGLIARI (4-4-2): Cragno; Walukievicz, Ceppitelli (85 Pavoletti), Carboni (46 Godin), Lykogiannis (76 Pereiro); Nandez, Marin, Deiola (46Strootman), Dalbert; Keita Balde, Joao Pedro. (all: Mazzarri)

EMPOLI (4-3-1-2): Vicario; Stojanovic, Romagnoli (cap), Viti, Marchizza; Henderson, Haas (83 Bayrami), Zurkowski (64 Ismajli) ; Ricci (64 Stulac); Di Francesco (83 Asilani) , Pinamonti (87 La Mantia). (all: Andreazzoli)
Arbitro : Di Bello di Brindisi

L.O.

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