L’ordine dei medici di Oristano protesta: “Poco personale al Pronto soccorso”

La carenza di personale al Pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Oristano continua a essere motivo di protesta da parte dell’Ordine dei medici e dei chirurghi che chiedono un  intervento per risolvere la situazione. La situazione della struttura oristanese è figlia di una criticità maggiore visto che “non può prescindere da una riorganizzazione globale di tutti i Pronto Soccorso della Sardegna e dell’intero sistema di Emergenza e urgenza“. Da qui un’analisi che evidenza “un sistema in affanno – scrivono in un comunicato i rappresentanti dell’Ordine – aggravato dalla dislocazione di medici del 118 presso gli hub vaccinali che ne ha determinato l’assenza nel territorio”. Il primo imputato è la politica perché “la promessa fatta più di due anni fa di organizzare corsi di formazione per il personale del 118 non ha avuto l’effetto sperato. Sono stati formati dei medici, ma quasi nessuno ha poi accettato l’inserimento lavorativo perché le condizioni contrattuali proposte sono state del tutto inadeguate”.

Per quanto riguarda la situazione di Oristano ” bisogna avere il coraggio di assumere decisioni che potrebbero scontentare qualcuno ma che sono necessarie. La razionalizzazione delle risorse umane nel territorio e una visione completa degli accessi dovrebbero portare ad un migliore utilizzo delle stesse, coinvolgendo i tre presidi presenti in provincia”.  L’utilizzo di medici con specializzazioni né equipollenti né affini “è già stata bocciata da diverse sentenze che hanno dato ragione ai professionisti. Allo stesso modo il Consiglio di Stato si è espresso recentemente bocciando i trasferimenti tra reparti di medici con specialità affini per ragioni di emergenza. Anche i cosiddetti ‘medici in affitto’, assunti senza richiedere competenze specifiche nel settore, sono un palliativo che non risolve il problema ma che può creare ulteriori difficoltà operative per la carenza di professionalità specifiche”.

Tale situazione è nota da tempo, e per quanto riguarda Oristano “le prime criticità sono emerse già dal mese di maggio, però nulla si è fatto per poter arginare il problema. A questo punto, sia pur con ritardo, è urgente rivedere completamente il sistema dell’urgenza ed emergenza, anche con l’utilizzo dei colleghi del 118 all’interno dei Pronto soccorso, ovviamente con le dovute motivazioni e incentivazioni economiche.

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