Fallito il referendum anti-Abbanoa: ma i promotori non si arrendono

“Quasi novemila voti nonostante il boicottaggio pianificato dal Partito Democratico e dal sindaco Guido Tendas, ma la battaglia è solo all’inizio”. I promotori del referendum contro Abbanoa incassano la bocciatura della consultazione per il mancato raggiungimento del quorum, ma rilanciano la battaglia per far sì che la gestione del servizio idrico di Oristano venga tolta al gestore unico e restituita all’amministrazione comunale e mettono sul piatto gli 8.731 voti per il Sì (pari al 99,18 per cento) pronunciati dagli elettori favorevoli alla gestione diretta del servizio idrico contro i 72 No (pari allo 0,82 per cento) degli elettori che preferiscono restare con Abbanoa. E a questo punto è facile ipotizzare che lo scontro sulla gestione del servizio idrico sarà uno dei temi centrali della imminente campagna elettorale per l’elezione del sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale. Anche perché il Comitato che ha promosso il referendum è stato sostanzialmente costituito e diretto dai consiglieri comunali della minoranza di centrodestra. Il primo round si gioca già oggi. Alle 11 il sindaco Guido Tendas, che ha già definito inutilmente dispendioso il referendum, dirà la sua nel corso di una conferenza stampa in Sala Giunta a Palazzo Campus Colonna. Annunciata per oggi, dal portavoce del Comitato referendario Salvatore Ledda, anche una “analisi più compiuta del voto”.

L’amministratore unico di Abbanoa

“Noi siamo un gestore e non spettava a noi parlare sul referendum. Credo, però, che oggi si possa dire che toni così aspri verso la prima azienda della Sardegna siano il frutto di temi politici su questioni locali. Il buon senso comune ha dimostrato che questi toni erano fuori luogo”. Lo ha detto l’amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, rispondendo ai cronisti sul mancato raggiungimento del quorum al referendum sull’acqua ad Oristano. “Credo anche, e questo mi dispiace, che nella discussione sul referendum sia stata rimossa la situazione antecedente all’avvento di Abbanoa in quel territorio, con reti obsolete e diversi problemi”. Secondo un dossier redatto nel 2008, per il passaggio di consegne degli impianti e del servizio tra il Comune di Oristano e il gestore unico, che riassumeva lo stato di fatto delle reti, degli impianti e di tutti i manufatti, emergevano non poche criticità: strumenti di misura, telecontrollo e mappatura delle reti mancanti, condotte in cemento-amianto, allacci non standard e diverse manutenzioni da effettuare. Secondo Ramazzotti, “in Sardegna non c’era la propensione a pagare le bollette dell’acqua e non per colpa dei cittadini ma perché i deficit delle vecchie aziende venivano ripianate dal pubblico. Inoltre un sistema come quello idrico che muove centinaia di milioni ha un po’ rivisto il suo sistema di comando e quelli che erano i segnali che arrivavano all’esterno. Oggi in Abbanoa valgono le regole, per le assunzioni, come per le gare e gli affidamenti”. “Ciò che ci guida – sottolinea il direttore Sandro Murtas – è la programmazione degli investimenti. Rispetto ad una stagione in cui si ripartivano le risorse a pioggia, investiamo rispetto alla necessità e ai servizi attesi”.

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