“E’ il luogo migliore per ospitare il telescopio di terza generazione che capterà in maniera sensibilissima e innovativa le onde gravitazionali. Lo abbiamo detto in tutte le riunioni e gli incontri con i miei omologhi oggi e mi sembra che sia stato recepito con molto interesse da parte dei nostri interlocutori”.
Lo ha detto la ministra dell’Università Anna Maria Bernini a Bruxelles parlando della miniera dismessa di Sos Enattos in Sardegna per ospitare l’infrastruttura di ricerca europea dell’Einstein Telescope.
“Continueremo su questi temi – ha aggiunto Bernini -, perché i temi portanti e sfidanti per questo Governo sono le nuove tecnologie, il supercalcolo, l’intelligenza artificiale e sicuramente le grandi infrastrutture di ricerca che consentiranno non solo di rendere l’Italia la più tecnologica, più evoluta, più innovativa, ma anche di fare ritornare i cervelli, i ricercatori che si sono trasferiti all’estero, per ricercare. Perché è attraverso le infrastrutture di ricerca che si fanno tornare i ricercatori italiani o venire ricercatori stranieri in Italia”.
L’Einstein Telescope, ha ricordato Bernini, potrà “produrre effetti non solamente sulla scienza, sulla ricerca di base, la ricerca fondamentale. Ma anche sull’impresa, perché avrà delle ricadute immediate sull’impresa e sui materiali avanzati e sulle tecnologie mediche di diagnosi e di cura. E soprattutto avrà un grande impatto sulla regione dove noi vogliamo posizionare questa infrastruttura, ovviamente in Italia, in Sardegna, in una località che si chiama Sos Enattos ed è una miniera dismessa”. Il ministero ha fatto sapere che Bernini ha avuto un trilaterale oggi con Belgio e Olanda e bilaterali con Francia e Spagna, con focus sull’Einstein Telescope.