Si svolgerà domani l’autopsia sul corpo di Alessandra Piga, la mamma di 25 anni di Maracalagonis ammazzata a coltellate due giorni fa in una villetta nella periferia di Castelnuovo Magna (Spezia). Yassine Eroum, 29 anni, ex compagno, si trova tuttora piantonato in ospedale. L’uomo sarebbe accusato, tra l’altro, di omicidio volontario aggravato.
Secondo quanto appreso la ragazza è stata massacrata con almeno dieci coltellate inferte con un coltello di grandi dimensioni. La ferita mortale è stata inferta alla gola. Alessandra avrebbe tentato di difendersi come testimoniano le ferite alle braccia e scappare: le tracce di sangue infatti sono state trovate sparse in alcune stanze della villetta. Ma non ha avuto scampo.
Intanto domani in contemporanea in Sardegna e Liguria si terranno due fiaccolate per ricordare Alessandra Piga. Le hanno promosse la sindaca sarda Francesca Fadda e il primo cittadino del comune ligure Daniele Montebello. “Questa mattina mi sono confrontata con il collega di Castelnuovo Magra e abbiamo deciso di unire le nostre due comunità per ricordare Alessandra – ha detto la sindaca di Maracalagonis – abbiamo organizzato per domani alle 21 due fiaccolate in contemporanea per essere vicini alla famiglia della ragazza uccisa e allo stesso tempo lanciare un messaggio: accendere anche solo una candela e indossare una maglia rossa significa fare luce sul volto degli assassini, fare luce sulle troppe giustificazioni che vengono date a questi gesti”.
Concetto ribadito anche sul suo profilo social: “Facciamo luce su questi gesti disumani, su assassini che sedevano alla tavola di queste donne e che dormivano nei loro letti”. La sindaca annuncia poi il lutto cittadino nel giorno in cui si svolgeranno i funerali della ragazza uccisa. La fiaccolata a Maracalagonis partirà alle 21 da piazza Chiesa, attraverserà alcune strade del paese fino a raggiungere via Puccini, dove vivono i familiari di Alessandra.
Ieri i genitori hanno lasciato la Sardegna per raggiungere la Liguria. La mamma della vittima, Daniela Melis, pensa ora al futuro del nipotino di quasi 2 anni. “Non può essere ospitato in una casa famiglia – scrive su Facebook – lo vogliamo noi”. Il piccolo si trovava nel villino al momento dell’omicidio, con lui c’era un’amica della madre che vedendo il 29enne avventarsi su Alessandra ha afferrato il bimbo e insieme si sono barricati nel bagno di casa fino all’intervento dei carabinieri.
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