Turismo, nel 2014 dati positivi ma sottotono per la scarsa promozione

Dati positivi per la stagione turistica 2014, anche se l’incremento di arrivi e presenze sperato, alla fine non c’è stato. Se rispetto al 2013 l’assessorato regionale al Turismo stimava un aumento tra il 7,6 e il 10%, i numeri oggi dicono che ci si è attestati al 4,8. In termini assoluti, si parla di 602mila presenze in più (11.283.000 contro 10.680.000 dell’anno precedente). Purtroppo non sono ancora noti i dati sul numero dei posti letto per cui non si sa se questi incrementi sono dovuti ad un aumento della ricettività o del lavoro per gli esercizi esistenti.

L’incremento non è assolutamente soddisfacente ma di questo non si può dare colpa o merito all’attuale assessore: solo che non si giustifica assolutamente il tono entusiastico usato alcune volte. Si è verificato praticamente solo nei mesi estivi – il periodo marino-balneare – per cui non vi è stato praticamente alcun ampliamento del tanto auspicato periodo di lavoro.

La Sardegna ha un eccezionale patrimonio culturale – dagli aspetti ambientali e naturalistici a quelli storico archeologici a quelli della società, costumi, tradizioni – che potrebbe essere utilizzato senza creare danni, per uno sviluppo del turismo ma che lo è solo in misura insignificante. Un attento esame dell’attività lo conferma, dalla modesta partecipazione di turisti alla Festa di Sant’Efisio (solo un terzo dei posti letto disponibili nelle aziende dell’ospitalità di Cagliari viene occupato), ai risultati sempre modestissimi di eventi quali la Sartiglia di Oristano o la Cavalcata Sarda di Sassari e altri, come per la stessa mostra sui “Giganti di Mont’e Prama” a Cagliari e a Cabras. Vi è una grande affluenza di gente del posto, non di turisti provenienti da fuori che si fermino per più di pochi giorni.

Questo è il risultato dell’assenza di una serie e valida promozione da vari anni. Ormai quasi tutti confidano su internet che però non è sufficiente: notizie su un luogo o un evento le cerca chi ne ha almeno sentito parlare, il problema è quello di informarlo con contenuti semplice ma completi. Occorre esaminare bene l’argomento ma non basta un’inserzione sia pure con bellissime foto a convincere qualcuno. Forse può valere per una vacanze balneare, un bell’albergo, il mare, la spiaggia, ma se si vuol portare qualcuno al di fuori del periodo estivo la proposta dev’essere diversa, con un supporto culturale che manca quasi completamente.

Gianfranco Leccis

 

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