Dal presidente del Consorzio provinciale industriale di Sassari riceviamo e pubblichiamo.
In merito all’intervista al presidente dell’Associazione Isde Vincenzo Migaleddu “Altro che ‘No cardo’, in Sardegna si è detto sempre sì a tutto. Ora basta”, pubblicata il 25 giugno su Sardinia Post, vorrei precisare alcuni passaggi fondamentali.
Il dottor Migaleddu mi cita, estrapolando alcune mie parole da un contesto preciso e attribuendomi un giudizio di merito che non ho mai espresso. Mi riferisco in particolare alle parole, pronunciate da Migaleddu nell’intervista, “Come confermato anche dal presidente dell’area industriale di Porto Torres Franco Borghetto, il primo raccolto sperimentale di cardo è andato molto male”, aggiungendo che “quindi (…) il perno della Chimica Verde non esiste”.
E’ vero che ho detto, com’è evidente, che il primo raccolto è stato inferiore alle aspettative, ma ribadisco che non ci sono motivi per abbandonare sia il progetto Matrìca che la coltura del cardo. Come ammesso dallo stesso Migaleddu, infatti, il primo è stato proprio un raccolto sperimentale e per questo imperfetto. Sono però convinto che gli agronomi che seguono il programma saranno certamente in grado di affinare la coltivazione e far rendere al massimo un’iniziativa assolutamente promettente e un progetto industriale su cui il territorio ed il Consorzio Industriale Provinciale di Sassari si sono da tempo dichiarati favorevoli, fermo restando il rispetto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile a differenza di quanto, purtroppo, accaduto in passato.
Franco Borghetto
Presidente Consorzio provinciale industriale di Sassari
