Sanità, Pigliaru: “Il 2018 sarà l’anno dell’abbattimento delle lista d’attesa”

“Il 2018 sarà l’anno dell’abbattimento dei tempi delle liste d’attesa”. La promessa solenne per il sistema sanitario sardo arriva dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, a Sassari per l’inaugurazione della nuova sede regionale dell’Azienda per la tutela della Salute, l’ente che ha assorbito le otto Asl dell’isola. Affiancato dall’assessore alla Sanità Luigi Arru e dal direttore generale dell’Ats Fulvio Moirano, Pigliaru traccia le linee per il futuro del sistema sanitario: “Questo dovrà essere l’anno in cui si dimostra che dopo un percorso travagliato, una riforma seria e ragionata, i risultati arrivano”, ha detto. “Risultati che devono riguardare prima di tutto le liste d’attesa e la distribuzione del personale mirata a una massima efficienza dei servizi – ha continuato Pigliaru -. Oggi a Sassari l’inaugurazione della sede dell’azienda unica dà il senso alla riforma del sistema sanitario; è il segnale del superamento del pensiero e dell’organizzazione per silos, per territori, per passare alla cooperazione totale, a un coordinamento unico, all’offerta di prestazioni sanitarie omogenee in tutta la Sardegna”. Parole suffragate da Arru, che ha spiegato in tre punti le azioni per arrivare all’abbattimento delle liste d’attesa: “Stabilizzazione dei lavoratori precari, in numero compreso fra le 500 e le 800 unità, con nuove assunzioni e riduzione del turnover; gestione dell’agenda in formato elettronico trasparente e accessibile; condivisione degli standard lavorativi in tutte le strutture”. Moirano si è soffermato sulle richieste dei sindacati, che in contemporanea con l’inaugurazione della nuova sede Ats nell’ex ospedale di piazza Fiume manifestavano per strada: “Ho letto le loro lamentele scritte sui volantini che stanno distribuendo e sono perfettamente d’accordo con tutto quello che chiedono, salvo la richiesta di pagamento dei premi produttività 2017, per definire i quali serve tempo. Per il resto molte delle criticità elencate potranno essere risolte con l’azione politica della Giunta e grazie all’entrata a regime della riforma sanitaria, quindi con un’amministrazione unica che gestirà in maniera ragionata tutti i settori”.

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