Il Pd sardo è nuovamente in alto mare: (ri)spunta l’ipotesi del triumvirato

Il Pd sardo è di nuovo in alto mare dopo l’accordo di inizio settimana sulla staffetta tra il segretario in carica, Giuseppe Luigi Cucca, e l’attuale vice, Pietro Morittu, il quale sarebbe diventato leader sino al prossimo congresso con Franco Sabatini numero due del partito. Ma col passare dei giorni la soluzione ha spaccato la corrente di Cucca, la cui parte scontenta ha cominciato a trattare con la componente di Renato Soru, a sua volta fuori dai giochi nel caso di incarico assegnato a Morittu.

Il confronto su una soluzione alternativa alla staffetta Cucca-Morittu l’hanno avuto lo stesso Soru e il neodeputato Gavino Manca, insieme a Eliseo Secci, un fedelissimo dell’eurodeputato. La proposta, che verrà ufficializzata oggi nell’assemblea di Abbasanta – dalle 11 al centro servizi Losa – è di affidare la guida del partito a un triumvirato in cui Morittu farebbe parte in quota Cabras-Fadda, mentre Pietro Cocco, capogruppo in Consiglio regionale, rappresenterebbe i soriani e Sabatini la componente Cucca.

La soluzione del triumvirato sembra portare indietro l’orologio del Pd sardo che più volte, anche nel passato recente, si è affidato a questa soluzione. Ma i militanti l’hanno sempre percepita come un meccanismo utile solo a salvaguardare il potere di ciascuna corrente interna che, attraverso il triunvirato, avrebbe infatti un rappresentante per componente.

Al momento l’unico denominatore comune tra le diverse aree dem è il passo indietro chiesto al segretario Cucca. E su questo sono d’accordo tutti, senza eccezione. Il problema si pone sul nome del successore che si vorrebbe estraneo alle componenti interne, ma non è stata ancora trovata una figura super partes disposta a guidare i dem isolani, a patto che questo profilo esista realmente.

La spaccatura dell’area Cucca è arrivata a metà settimana: a favore di Morittu leader si erano schierati, sotto traccia, Sabatini stesso e l’ex deputato Sirio Marrocu. Ma Gavino Manca ha puntato i piedi aprendo appunto la trattativa con Soru.

Previsioni sulle reazioni che arriveranno da Abbasanta sulla proposta del triumvirato, non ce ne sono. Ma non si esclude che Morittu, il più giovane della triade designata da pezzi di partito, possa tirarsi indietro proprio in considerazione del fatto che una leadership divisa in tre sarebbe una riedizione di vecchie logiche non gradite all’elettorato, visti anche i numeri raccolti dal Pd alle urne. Nella riunione di Abbasanta non si potrà non tener conto di un elemento: il 10 giugno si vota per le Comunali. L’ideale sarebbe che i dem sardi andassero incontro al voto con una leadership rinnovata. Ma non è detto che dall’assemblea regionale arrivi la fumata bianca.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

 

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