Oliena, la Regione scioglie il Consiglio comunale. Per crisi nove dimissioni

L’assessorato regionale degli Enti Locali ha avviato le procedure per lo scioglimento del Consiglio comunale di Oliena, nel Nuorese. Dopo la crisi, l’11 settembre, nove consiglieri su diciassette, quattro di maggioranza e cinque di opposizione, avevano infatti presentato le dimissioni al sindaco Martino Salis. “Stallo e degrado, amministrativo politico e istituzionale mai visto”, aveva detto il consigliere di opposizione dimissionario ed ex sindaco di Oliena Salvatore Fele. Il consiglio sarebbe dovuto decadere per mancanza di numeri: il 50% più uno dei consiglieri si erano dimessi. Ma il sindaco il giorno dopo aveva risposto con la surroga di quattro dei consiglieri dimissionari perché, a suo dire, gli altri cinque erano rimasti in carica “non avendo perfezionato le dimissioni”. “Abbiamo fatto tutti i passaggi secondo la legge”, avevano risposto invece i dimissionari. Da qui il ricorso, attraverso due note, all’assessorato degli Enti Locali: una del presidente del Consiglio comunale di Oliena e della segretaria, e l’altra del consigliere dimissionario Salvatore Fele, che chiedevano alla Regione di pronunciarsi. La risposta dell’assessorato Enti locali è arrivata puntuale e dopo una lunga premessa ha precisato: “Vista la documentazione in atti si ribadisce che la surroga dei consiglieri comunali Medde Donatella, Puligheddu Lidia, Puddu Marcello Lostia, si appalesa come illegittima, significando nel contempo che è stato attivato l’iter procedurale per provvedere allo scioglimento del consiglio comunale”. A Oliena dunque si spalancano le porte del commissariamento. “Il sindaco dovrebbe chiedere scusa al paese – ha detto all’ANSA Salvatore Fele -. Noi dimissionari non siamo contenti di vedere arrivare il commissario prefettizio nel nostro Comune ma è un passaggio necessario per far ritornare il paese e il comune alla legalità e alla normalità”. “Sapevamo degli orientamenti contrastanti della giurisprudenza e non possiamo che prendere atto di quanto sostenuto a Cagliari – ha commentato il sindaco Salis, sul provvedimento della Regione -. Nel comune le aspirazioni e il tornaconto di pochi hanno prevalso rispetto al buon senso. Tuttavia lavoreremo fino all’ultimo giorno animati dalla serenità e dall’impegno, ritenendo di aver agito sempre in buona fede e in assoluta correttezza”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share