È guerra istituzionale a Olbia sul piano di mitigazione del rischio idraulico, conosciuto come “Piano Mancini”. Da una parte la Regione, che con l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, nella sua veste di commissario di governo contro il dissesto idrogeologico, ha comunicato all’amministrazione di voler attivare la “procedura di avvalimento”, una forma di commissariamento per consentire il completamento della procedura di valutazione di impatto ambientale (Via). Dall’altra il sindaco Settimo Nizzi che ieri sera ha di fatto ritirato l’istanza di Via e la relativa documentazione, così da bloccarne l’iter.
“È venuto meno il principio di lealtà tra i livelli istituzionali” ha ribadito Nizzi dopo che ieri sera aveva annunciato di aver disposto “il ritiro dell’istanza e della relativa documentazione concernente il procedimento di Via. Attendiamo che Maninchedda arrivi a Olbia e realizzi opere che sono contrarie alla volontà della maggior parte dei cittadini”, ha detto il primo cittadino. Maninchedda ieri mattina ha fatto pervenire all’amministrazione comunale una missiva in cui annunciava la volontà del commissario di avvalersi della struttura tecnica del Comune (uno staff composto da una decina di professionisti, tra geometri e ingegneri) per andare avanti con la procedura del Via. Nizzi, invece, prosegue nella ricerca di alternative al Piano Mancini, quello portato avanti dalla precedente amministrazione e fortemente criticato dall’attuale. “Abbiamo stanziato 270.000 euro di fondi comunali. Entro 60 giorni – ha concluso il sindaco – contiamo di avere uno studio alternativo rispetto a quel progetto”.