La Gallina Prataiola a Maninchedda: “Lo sai che rischiamo l’estinzione?”

“Ma proprio qui doveva passare la strada? Siamo rimasti in pochissimi, le vostre case e i capannoni hanno occupato i nostri nidi e le macchine passano ormai dappertutto fregandosene di noi. Per non parlare del chiasso che fate, tra aerei, clakson, sirene e motori ci disturbate in continuazione: anche se da secoli abbiamo imparato a convivere con contadini e pastori il nostro è un mondo difficile”.

Abbiamo intervistato la signora Gallina Prataiola in un terreno delle campagne di Ozieri, a pochi chilometri da qui passano i treni e in lontananza si sentono trattori, ruspe, trebbiatrici, moto, camion, automobili. In questa zona si concentra la maggior parte degli esemplari di galline prataiole (sui libri di scienze si chiamano Tetrax Tetrax) di tutta la Sardegna, ultimo baluardo di una specie che da anni è scomparsa dalle regioni italiane e resiste solo nell’isola.
La signora Prataiola ha accettato di incontrarci, non ne può più di polemiche e prese in giro e vorrebbe anche lei dire la sua. Le hanno detto che l’assessore regionale ai Lavori pubblici si è tanto adirato quando ha saputo che la costruzione della grande strada si sarebbe fermata per non disturbare la nidificazione. “Mi hanno riferito che questo signor Maninchedda ha scritto un blog contro noi galline, dice che nessuno ci ha mai visto frequentare i cigli delle strade perché tutti sanno che siamo animali sospettosi. È vero che siamo diffidenti e ci facciamo vedere poco, ma mica possiamo costruire i nostri nidi sulla strada, sarebbe pericolosissimo, così come non ci avventuriamo dove passano macchine e persone. Il fatto che non ci vedete non vuol dire che non ci siamo”.

Signora ​Gallina​, mi piacerebbe sapere …

​Preferirei mi chiamasse Prataiola perché in realtà con le galline non ci assomigliamo per niente. Dicono che siamo imparentate con le gru, e poi siamo molto legate ai prati…

Va bene signora​ Prataiola, ci dica,​ come si sta in Sardegna?

Purtroppo oggi siamo in pochi, prima abitavamo in diverse regioni italiane del Sud, stavamo anche in Sicilia e Puglia, ma da qualche anno siamo rimaste solo qui​. Ci piacciono i terreni stepposi, l’ideale sono i campi seminati o i pascoli dove possiamo nascondere il nido in mezzo all’erba, e poi in Sardegna ci sono ancora molte zone tranquille e lontane dal chiasso delle città. Qui nell’isola siamo un migliaio ma se non ci lasciate in pace presto saremo sempre meno. Se i nostri figli non troveranno tranquillità non potranno sopravvivere ancora a lungo”.

E questa strada da Sassari a Olbia? Gli esperti dicono che i lavori dovranno fermarsi​ per qualche mese finché non avrete finito la nidificazione. Le pare giusto che blocchiamo le nostre opere per​ ​un paio di uova?

Già, il traffico e i rumori ci disturbano, per covare le uova ci serve tranquillità. Lo sa che siamo in una lista rossa che ci considera specie minacciata? Ecco perché dalla nostra parte ci sono direttive europee e leggi nazionali che ci proteggono ​e che avete il dovere di rispettare, se non inizierete a pensare a noi potremo addirittura estinguerci nei prossimi cinquant’anni​.​ Forse non avete già fatto abbastanza danni sulla terra? Quanti animali avete portato a scomparire anche qui in Sardegna? E non venitemi a dire che non lo sapevate: oggi con tutti questi esperti e scienziati che avete non potete certo ​affermare che non potevate evitarlo. Lo sanno tutti che sarebbe molto pericoloso rompere un equilibrio ambientale millenario.

Perché oggi ce l’hanno tutti con voi?

Sinceramente tutte queste polemiche mi sembrano gratuite. Siamo a rischio estinzione, dopo tutti i disastri che ci avete creato mi sembra doveroso che proteggiate almeno i nuovi nati. È colpa nostra se i lavori della strada sono fermi da anni? Oggi noi galline prataiole siamo diventate solo un capro espiatorio, i problemi che hanno rallentato le vostre opere sono altri, non le nostre uova. Il conflitto tra natura e sviluppo economico non dovrebbe esistere perchè economia e tutela della natura ​ ​possono​ camminare insieme. Non sono per niente tranquilla, tutto questo clamore attorno a noi è esagerato, non vorrei che oggi si trascurasse la gallina prataiola e domani si mettesse in dubbio la tutela su fenicotteri, grifoni e tanti altr​e ​specie protette in Sardegna. Questa scarsa attenzione per la natura in futuro potrebbe avere conseguenze molto gravi. E ora scusi, mi sono già trattenuta troppo con lei, non vorrei che gli altri pensassero che socializzo col nemico. Arrivederci”.

(L’intervista alla signora Prataiola non sarebbe stata possibile senza l’ interprete giusto: Sergio Nissardi, ornitologo, fa parte della Commissione Ornitologica Italiana. Tra il 2009 e il 2011 ha realizzato il monitoraggio della Gallina Prataiola in Sardegna per conto della Regione Sardegna insieme alla sua collega Carla Zucca)

Francesca Mulas

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