Finanziaria a rilento, slitta il voto. Accordo sul tesoretto da 27 milioni

Dagli ippodromi all’apicoltura, passando per i contributi alle associazioni. Ecco come verrà speso il tesoretto da 27 milioni su cui decide il Consiglio.

Nell’uovo di Pasqua non ci sarà la Finanziaria 2016 della Sardegna: in Consiglio regionale l’esame della manovra sta andando a rilento e così l’approvazione slitta alla settimana prossima. Stasera l’Aula dovrebbe chiudere con l’articolo 4, sulla sanità, per poi riprendere i lavori martedì pomeriggio o mercoledì mattina. Ma sul tesoretto da quasi 27 milioni il centrosinistra ha trovato l’accordo: ci sono risorse per tutti. Dagli ippodromi all’apicoltura, passando per i contributi alle associazioni. Da questa piccola cassaforte regionale verranno presi anche i 4 milioni e 450mila euro che servono in più al Consiglio per arrivare ai 71 milioni e 300mila spesi l’anno scorso (qui l’intervista al presidente Gianfranco Ganau).

È uno slittamento non previsto, quello del voto: nei giorni scorsi i due schieramenti si erano detti certi di riuscire ad approvare la Finanziaria entro oggi. Al più tardi – rimbalzava da palazzo – il sigillo sarebbe stato messo domani mattina. Invece tutto slitta a dopo Pasqua, ma comunque entro il 31 marzo per evitare di arrivare al quarto mese di esercizio provvisorio. Il che vorrebbe dire spesa ancora in dodicesimi e limitata ai soli costi ordinari dell’Amministrazione.

La maggioranza, rispetto a una settimana fa, ha fatto un passo decisivo, chiudendo finalmente l’accordo sulla destinazione dei 27 milioni di tesoretto. Ovvero i fondi che la giunta di Francesco Pigliaru, attraverso l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci, ha rimesso nelle mani della maggioranza in Assemblea. Inizialmente la somma ammontava 34 milioni, compresi gli 8 che si pensava di prendere dal Fondo unico degli enti locali obbligando i Comuni a dirottarli sulle politiche del lavoro. Ma i sindaci, guidati dall’Anci, si sono opposti. E così per i cantieri verdi e quelli sociali le risorse vengono prese dal tesoretto, per un totale di 3 milioni.

Ecco poi un milione e mezzo per le società in house delle Province. Un milione, invece, finirà nei bilanci dell’Ersu (Ente regionale per il diritto allo studio). Ancora: per la lingua sarda saranno a disposizione 900mila euro, per le biblioteche dell’Isola 500mila euro. Dal tesoretto si recuperano ulteriori 2 milioni e 600mila euro per le università. Al Lirico di Cagliari andrà un milione, mentre il teatro Sardegna e il Verdi di Sassari prenderanno a testa 300mila euro. Per le emittenti radiofoniche ne saranno messi a bilancio 200mila, le tv regionali ne avranno 800mila. Alle scuole civiche di musica verranno destinati 500mila euro, alle bande musicali 300mila, alle Pro Loco 600mila.

Il tesoretto comprende 300mila euro per gli interventi sulla fauna selvatica; per la tutela delle zone umide ecco 200mila euro; per i siti Unesco ce ne sono 100mila euro. Il Banco alimentare prenderà 200mila euro, mentre il sostegno al servizio civile verrà garantito con 300mila euro. Per la rimozione dell’amianto lo stanziamento è di 200mila euro, per l’Università mediterranea 120mila. Ancora: con 400mila euro verrà finanziato l’acquisto di defibrillatori. per gli ippodromi ci saranno 200mila euro, per l’Istituto zooprofilattico della Sardegna 300mila. All’istituto culturale Bellieni andranno 50mila euro, alla Fondazioni Garibaldi 30mila, all’associazione disabiliFish and fand” 100mila. Il Dass Sardegna (Dipartimento di storia dell’arte e spettacolo) ne avrà 600mila, il Cedac 100mila, I’istituto di formazione Ierfop 150mila.

Per gli eventi turistici privati, l’accordo è mettere a bilancio 200mila euro. Per l’università della Terza età lo stanziamento ipotizzato è di 150mila, per quelle decentrate 400mila, per i centri anti-violenza 100mila. Con  la Finanziaria 2016 verrà coperto anche il riordino fondiario dell’agenzia regionale Laore (assistenza tecnica in agricoltura), garantito con 200mila euro. All’innovazione tecnologica (legge 7 del 2007) verrà assegnato un milione. Per le Apa (Associazioni provinciali allevatori) ecco 300mila euro, per gli ecocentri 200mila euro. L’apicoltura sarà sostenuta con 220mila euro. Infine nelle carte della maggioranza figurano 600mila euro per l’accoglienza dei detenuti.

Tutti gli stanziamenti devono essere ancora approvati attraverso le modifiche alla manovra. Ma non si esclude un maxi-emendamento che comprenda l’intero ammontare del tesoretto, pari a 26 milioni e 970mila. Su due milioni e spiccioli, però, manca da definire la destinazione.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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