Esordisce nuova Giunta, Pigliaru sferza la maggioranza: “Molte cose fatte”

Dibattito in Consiglio regionale dopo il giuramento dei nuovi assessori: il presidente Pigliaru ha sintetizzato i primi tre anni di legislatura e rilanciato le nuove sfide.

In Consiglio regionale, nel giorno di esordio della nuova Giunta, il presidente Francesco Pigliaru ha ripetuto sostanzialmente quanto detto lunedì nella lunga conferenza stampa convocata a Villa Devoto per presentare i quattro assessori nominati nel Pigliaru bis (leggi qui). Dunque un segnale politico forte quello del governatore che ha voluto così dare una sferzata alla maggioranza, ben sapendo, come poi è successo, che in aula sarebbero arrivati i segnali del malumori seguiti al rimpasto. L’assessore Paolo Maninchedda non sta partecipando alla seduta, gli ex Sel hanno divorziato (Francesco Agus è entrato nel gruppo Misto) e Anna Maria Busia ha lasciato la Giunta per le elezioni (qui la cronaca).

Pigliaru ha cominciato il proprio intervento, durato una quindicina di minuti, sottolineando “la sfida ambiziosa che abbiamo davanti con una squadra rinnovata. Ma tanto è stato fatto in questi tre anni – ha detto -. Intanto abbiamo affrontato l’insularità in maniera sistemica con la firma del Patto della Sardegna da 2,9 miliardi. L’accordo con lo Stato ha nel suo cuore gli interventi tesi a mitigare gli effetti negativi della nostra caratterizzazione geografica. Su tutto la nuovo rete del gas: la dorsale è stata riconosciuta come opera nazionale e in Sardegna potremo comprare il metano alle stesse condizioni previste nel resto della Penisola. Sulla continuità territoriale abbiamo ottenuto 30 milioni di euro all’anno che ci hanno permesso di impostare una nuova e migliore offerta. Abbiamo messo mano anche alla sanità con la coraggiosa riforma della Asl unica: ci dà la possibilità di garantire ai cittadini una migliore accesso alle prestazioni”.

Quindi il passaggio sul reddito di inclusione sociale, “un’azione concreta nella lotta alla povertà“. Tra le “riforme coraggiose” il governatore cita anche quella sugli enti locali “con la quale è stata data voce ai territori contro le tentazioni centraliste”. Ancora: “Attraverso il progetto Iscol@ stiamo intervento nell’edilizia con 1.574 progetti di riqualificazione che andranno a beneficio di oltre 155mila studenti”.

Pigliaru ricorda il salvataggio di Igea che “stava fallendo, invece oggi è una società in piena operatività che continuare a fare investimenti importanti nel recupero ambientale. Il Piano del Sulcis è ormai quasi totalmente attuato con la programmazione dei 600 milioni a disposizione.  Nel complesso, al di là delle note di dettaglio – ha continuato il capo della Giunta – abbiamo avviato riforme strutturali e progetti strategici. Forse non immediatamente percepibili, di certo non di consenso immediato, perché cancellano privilegi e rendite di posizione, ma proprio per far emergere questo lavoro serve compattezza”.

Tra le nuove sfida da qui alla fine della legislatura, il presidente della Regione elenca “la lotta alla dispersione scolastica e l’approvazione della nuova rete ospedaliera. Vigileremo – dice anche Pigliaru – perché Rfi mantenga i propri impegni sul potenziamento della rete ferroviaria, così come sull’Anas per quando riguarda le strade”. Nell’agenda di governo anche “la riforma della Regione e il contrasto allo spopolamento delle aree interne, fuori dagli slogan: spenderemo 150 milioni sul rilancio di politiche concrete ed efficaci che concorderemo con un lungo e profondo dialogo coi sindaci”.

Il governatore, come fatto anche lunedì, di tornato pure “sull’agricoltura di precisione: facendo leva sulla tecnologia saranno tagliati i costi e aumentata la produttività. Dobbiamo portare nel settore nuove professionalità e competenze”. Ecco poi la nuova vertenza Sardegna: “Sugli accantonamenti (quota chiesta della Stato per contribuire alla riduzione del debito pubblico) non cederemo. Dovevano essere una misura straordinaria, invece il Governo continua a chiederci risorse prevedendone addirittura di nuove. Noi crediamo che 700 milioni sono troppi. Per tutto questo – è l’appello finale di Pigliaru – servono concretezza e pragmatismo e insieme dobbiamo andare avanti”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE: Nuova Giunta, Pittalis: “Siete in crisi”. Pigliaru: “Ha perso occasione per parlare di contenuti”

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