In Consiglio regionale è cominciata la seduta dedicata al giuramento dei nuovi quattro assessori e al dibattito politico sul rimpasto della Giunta che si è aperto col discorso del presidente Francesco Pigliaru. Ma in maggioranza si sono colti subito i segnali dello scontro seguito alla staffetta nella squadra di governo, dove sono entrati Barbara Argiolas (Turismo), Giuseppe Dessena (Pubblica istruzione), Pier Luigi Caria (Agricoltura) e Filippo Spanu (Riforme). Hanno preso rispettivamente il posto di Francesco Morandi, Claudia Firino, Elisabetta Falchi e Gianmario Demuro.
Francesco Agus è da oggi un componente del gruppo misto: esce da Sel che da adesso prende il nome di Sel Sardegna e diventa a tre con Daniele Cocco, Eugenio Lai e Luca Pizzuto, i quali hanno vinto la battaglia del rimpasto con la nomina di Dessena e a loro volta sono pronti a entrare nel movimento dei Democratici e progressisti. L’addio di Agus al gruppo consiliare è centrale nella frattura interna agli ex Sel, visto che il consigliere regionale, di area Uras, sosteneva la permanenza in Giunta della Firino. Agus ha aderito al Campo progressista di Pisapia.
Sempre nel solco delle divisioni nel centrosinistra, ecco l’uscita di Anna Maria Busia dalla Giunta per le elezioni. Nemmeno l’esponente del Centro democratico non ha condiviso il rimpasto: con la sostituzione di Morandi il Cd perde infatti perde la propria rappresentanza nell’Esecutivo. Il posto della Busia nell’organismo consiliare lo prende Augusto Cherchi (Partito dei sardi).
Da registrare in aula anche l’assenza di Paolo Maninchedda, assessore ai Lavori pubblici e leader dei Partito dei sardi che nei giorni scorsi, attraverso il suo segretario Franciscu Sedda, aveva espresso la propria contrarietà al rimpasto bollandolo come “un’occasione persa“. Alla seduta odierna non ha partecipato nemmeno Massimo Deiana, titolare del Turismo. Alla fine dei lavori l’ufficio stampa della Regione ha comunicato informalmente che le assenze di Maninchedda e Deiana erano “annunciate da ieri”. (al. car.)
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