Nomine sospette all’Arpas, la Procura indaga negli uffici della direzione generale

Indagini su nomine sospette all’Arpas: questo sarebbe il motivo che pochi giorni fa ha portato gli agenti della polizia giudiziaria in via Contivecchi, a Cagliari, negli uffici della Direzione Generale dell’agenzia sarda per la protezione dell’ambiente.

Secondo indiscrezioni gli agenti cercavano i fascicoli relativi ad alcuni incarichi di natura fiduciaria che potrebbero essere stati assegnati senza che i beneficiari avessero titoli o requisiti idonei.

Per ora non si conoscono i dettagli dell’inchiesta né i nomi coinvolti ma le polemiche sugli incarichi in via discrezionale voluti dal direttore generale Bruno Simula non sono nuove: consulenze e affidamenti esterni per cui l’azienda investe circa 850mila euro all’anno. Secondo i sindacati inoltre il direttore generale avrebbe firmato una serie di provvedimenti che soffocherebbero l’azienda e il buon funzionamento dei suoi uffici. L’Arpas è stata anche coinvolta, quattro anni fa, nelle indagini sulla P3, con le dimissioni di Ignazio Farris dal vertice dell’azienda e il rinvio a giudizio di Ugo Cappellacci che avrebbe favorito la sua nomina.

Tanti gli incarichi fiduciari a firma Simola negli ultimi anni: tra i nomi compare anche il nuorese Antonio Nicolò Corraine, per anni ai vertici dell’Arpas come dirigente e commissario straordinario e oggi ancora in corsa per consulenze e collaborazioni. Nel maggio 2012 è stato scelto come delegato del datore di lavoro per i controlli sulla sicurezza, un incarico di quattro anni che costerà all’Azienda regionale 83,400 euro complessivi nonostante negli uffici Arpas ci sia già un responsabile per la protezione e prevenzione dei rischi. L’ultimo traguardo in ordine di tempo è un contratto triennale ottenuto nella azienda sanitaria di Lanusei: Corraine è stato scelto per rappresentare l’Arpas in qualità di esperto in bioetica dentro il Comitato Etico Territoriale che si occupa di diritti dei pazienti e sperimentazione.

Nicolò Corraine viene chiamato a prendere parte del Comitato Etico in sostituzione di Daniela Manca, dirigente della sede nuorese dell’Arpas. Il Comitato, che dall’estate scorsa è stato unificato insieme ad altri sotto la guida della Asl di Sassari, si riunisce periodicamente per parlare di sperimentazione e nuovi protocolli, con grande attenzione per le problematiche etiche e i diritti dei pazienti. Ma perchè proprio Corraine a ricoprire un ruolo tanto delicato? Le motivazioni della proposta non sono pubblicate, si sa soltanto che la sua sponsorizzazione arriva da Francesco Pintus, direttore generale della stessa Asl ogliastrina: nel curriculum vitae di Corraine, oltre a diversi incarichi dentro l’Arpas prima come chimico poi da dirigente, non c’è però nessuna esperienza né qualifica in materia di bioetica.

Qualche perplessità anche sulla scelta del nuovo componente del Collegio Tecnico  per la valutazione dei dirigenti dell’Arpas, anche questo voluto da Bruno Simola: Piero Piras, libero professionista cagliaritano, ha avuto un incarico per quattro mesi, fino al 30 giugno 2014, per “integrare il collegio Tecnico di verifica e valutazione”, anche se nel suo curriculum non risultano titoli o qualifiche tali da giustificare l’incarico. Piras non è propriamente una new entry nel mondo lavorativo: a dicembre prossimo compirà 87 anni.

Francesca Mulas

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