Zoncolan troppo duro per Fabio Aru, ma il villacidrese difende il terzo posto

Ci si aspettava un Fabio Aru all’attacco ma a 23 anni è troppo chiedergli di staccare tutti sullo Zoncolan. Nel pre-gara aveva dichiarato: “Su certe pendenze ci vuole incoscienza, ma proverò ad attaccare”. Ha deciso invece di ragionare, capire che al ritmo proposto dal colombiano Rigoberto Uran oggi non si poteva rispondere. Così ha difeso con grande sforzo ma anche agevolmente il terzo posto, assicurandosi il podio dietro Quintana e Uran.

Scattano subito in 18, tra cui sette italiani. Aru rimane in gruppo e non risponde neanche quando i suoi immediati inseguitori (Pozzovivo, Rolland e Majka) provano un allungo a 40 km dal termine, subito rintuzzato dalla squadra di Quintana. La distanza dai battistrada è di oltre sette minuti ma lo Zoncolan è ancora lontano. Quando però il Monte arriva, la maglia rosa prova a stupire tutti scattando con due compagni di squadra: le pendenze però non consentono grandi allunghi e i tre vengono subito ripresi. Fabio rimane al fianco dei suoi compagni di squadra cercando di proteggersi da eventuali fatiche.

Salta un ciclista con la casacca azzurra dell’Astana e arrivano i primi brividi ma per fortuna non è Aru ma il suo fido Bozic. Poco dopo lo abbandona anche Tiralongo, e allora si attacca alla ruota di Uran e rimane con i migliori. Poi Uran aumenta l’andatura col compagno di squadra Poels e Fabio perde contatto con Majka, Rolland e Pozzovivo. La distanza è pochi metri, il villacidrese sente la fatica di ieri e prova a rimanere assieme ai suoi avversari. Il distacco da Quintana e Uran arriva a circa trenta secondi a 2 km dalla fine, e l’obiettivo diventa così quello di difendere il terzo posto con le unghie e coi denti.

Michael Rogers va a vincere ed è costretto ad essere preso a braccia per il grande sforzo profuso e per evitare lo svenimento. Aru tiene la gamba, nel finale stacca tutti e se ne va da solo verso il traguardo, difendendo il terzo posto con grande merito e carattere. Per lui un piazzamento eccellente che fa sperare per il futuro, e per altre corse a tappe. Domani passerella finale verso Trieste dove il villacidrese verrà premiato sul podio.

“All’inizio dell’ascesa ho sentito la strada troppo dura” dichiara Aru nel post gara, “quindi non sono riuscito a fare qualcosa. Sono felice del terzo posto, devo ringraziare i miei compagni di squadra che mi hanno aiutato fino ad oggi, che mi sono stati vicini. Dispiace per Michele (Scarponi) e Janez (Brajkovic) per il loro ritiro, mi avrebbero potuto aiutare a tentare qualcosa di più ma tutto sommato sono contento di quel che ho raggiunto”.

Simone Spada

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