Aveva vinto l’ultima edizione dell’Ostar, la più antica, fredda e dura delle regate transoceaniche. Era il 2013. Ed era stata una faticaccia. Andrea Mura, skipper cagliaritano abbonato alle imprese, aveva giurato: mai più. Ma la passione è più forte delle promesse e come annunciato a gennaio il velista ha deciso di riprovarci: partirà il 22 aprile da Cagliari con la sua barca Vento di Sardegna. Poi sosta in Bretagna. E quindi l’inizio ufficiale della nuova avventura, il 29 maggio da Plymouth, in Inghilterra. Destinazione e arrivo a Newport, a fine giugno. Infine Bermuda e rientro a Cagliari a fine luglio.
Circa tre mesi di navigazione per un totale di 9mila miglia. “Una corsa durissima – ha spiegato Mura questa mattina in conferenza stampa – e mi ero ripromesso di non partecipare più. E invece arrivano tanti stimoli, anche tecnici: dalle vele realizzate nella mia veleria di Cagliari al riscaldatore per affrontare la zona dei ghiacci. Ma soprattutto c’è sempre la voglia di rimettersi in gioco. E il desiderio di portare in giro per il mondo la bandiera dei Quattro Mori”.
Essere alla partenza è già un successo: “Per la prima volta ho solo sponsor tecnici – ha spiegato lo skipper sardo – per le altre spese si tratta di un progetto autofinanziato”. Mura ha scelto quattro testimonial sardi: Max Caria,
scalatore arrivato sino all’Everest, Chiara Obino, record mondiale di apnea, Roberto Zanda, extreme runner nei deserti di mezzo mondo e Mauro Frongia, primario di Urologia al Brotzu, specializzato in trapianti robotici, eccellenza internazionale della medicina sarda.
Il varo della barca è in programma sabato 18 marzo al porto canale. Il 21 e 22 aprile è previsto un evento di tre giorni a Cagliari per la promozione della vela. A metà giugno prevista un’altra iniziativa a New York con il Manhattan yacht club con il coinvolgimento della comunità di sardi residenti nella Grande Mela.