Corsa e sudore. Ma anche pallone e gambe nel ruscello vicino al campo di calcio per “raffreddare” i muscoli sollecitati dalle prime fatiche. È andata così la prima mattinata di lavoro del Cagliari nel ritiro di Peio, in Trentino in Val di Sole a 1.173 metri d’altitudine, in vista dei primi impegni di Coppa e serie A. La sveglia è suonata alle 8. Rapida colazione e verso le 8:30 è partito il primo bus navetta dall’hotel Kristiania verso il campo di allenamento.
Alle 9,30 i giocatori hanno iniziato a lavorare con il risveglio muscolare nella palestra a fianco del campo di gioco: lombari, addominali e mobilitazione. Poi trenta minuti di corsa e finalmente il pallone tra palleggi e scambi al volo per riprendere confidenza con il principale attrezzo del mestiere. Conclusa la seduta, il gruppo si è spostato al ruscello che scorre appena sotto il campo di gioco. I muscoli dei giocatori hanno così trovato refrigerio nelle fresche acque del torrente. Nel pomeriggio, dalle 17,30, secondo allenamento della giornata.
“Le sensazioni sono positive – ha spiegato il tecnico rossoblù, Massimo Rastelli, a fine seduta -. Non vediamo l’ora di cominciare. Il luogo scelto per la prima parte del ritiro, Peio, è molto accogliente, si può fare un ottimo lavoro. Sono soddisfatto di quanto ha fatto la società in sede di mercato: avevamo scelto di conservare l’ossatura della squadra, immettendo qualche innesto per aumentare il tasso tecnico e di esperienza. Partiremo ancora con lo stesso modulo dell’anno scorso, ma questo non esclude che a volte potremmo variare, secondo le esigenze del calcio moderno che ti impone di cambiare anche nel corso di una singola partita”.