Rabbia di Giulini per il recupero infinito: “Dicono sia giusto, ma è un’assurdità”

“La cosa che più mi rode è pensare come tornino a casa queste 16mila persone che hanno incitato la squadra da tutti i settori della Sardegna Arena: credo che non si meritassero di vedere quella lavagnetta coi sette minuti“. È evidente la rabbia di Tommaso Giulini davanti ai microfoni di Sky, ma il presidente del Cagliari è riuscito a mantenere la calma e raccontare ciò che gli hanno spiegato gli arbitri. Ma anche il suo punto di vista. “Mi hanno spiegato che i sanitari sono entrati cinque volte e da regolamento dicono che significhi un minuto per ogni volta – ha rivelato -, poi ci sono state quattro sostituzioni e sono altri due minuti: così si arriva a sette. ma c’è stato anche il cambio di Nainggolan con Deiola che avrebbe fatto scattare gli ulteriori trenta secondi”.

Stando, quindi, al regolamento la rete al 98esimo minuto sarebbe perfettamente regolare. Nel momento in cui la palla colpita da Caicedo ha varcato la linea per il gol del 2-1, sul cronometro di Sky era indicato il minuto 97:25. Ben oltre i sette minuti indicati dal quarto uomo, che già erano sembrati eccessivi a tutti i tifosi rossoblù che hanno seguito la partita. E, fino al 93esimo, avevano visto il Cagliari in vantaggio. Al minuto 92:36 Luis Alberto ha trovato il pareggio e una cinquantina di secondi dopo Maran ha sostituito Nainggolan con Deiola: anche se si è trattato di un cambio volante, ha fatto scattare i trenta secondi extra che hanno consentito alla Lazio di strappare la vittoria in zona Cesarini. Anzi, in zona Cerri.

“Critico il fatto che delle cinque interruzioni, a mio ricordo, ce ne sia stata solo una che è durata più di un minuto, quella di Lykogiannis – ha poi commentato Giulini -. Ammetto che non conoscevo questo regolamento e mi auguro che venga applicato, sempre perché sette minuti in una partita in cui non c’è stato mezzo Var e non c’è stata una vera barella in campo a me sembrano un’assurdità. Mi prendo in tasca questa spiegazione regolamentare, ma voglio anche far notare che erano quasi tutte interruzioni da meno di un minuto: mi spiegate per quale motivo questa regolamento fantomatico debba far dare sette minuti e mezzo di recupero a questa partita?”. Secondo il presidente del Cagliari è stata una gara “all’inglese, non con giocatori a terra e barelle” e per questo ha chiesto di conoscere il tempo effettivo di gioco per capire se sia stato necessario dover concedere un recupero extralarge: “Si può discutere anche il buon senso, a volte”.

Marcello Zasso

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