Una gara da marziano di Drake Diener permette a Sassari di liquidare l’Enel Brindisi per 89-62 e di portarsi sul 2-0 nella sfida dei playoff scudetto. I 21 punti con 7 triple del primo quarto di Drake hanno dato uno scossone ad una gara preparata benissimo da Meo Sacchetti, in grado di imbrigliare l’attacco dei pugliesi e di trovare in Eze il pivot da 8 rimbalzi e tre stoppate che mancava a questa formazione. Ora venerdì si va in Puglia con la speranza di chiudere la partita e pensare alle semifinali con qualche turno d’anticipo.
Buona partenza per Sassari con Travis Diener in regia, poi il cugino comincia lo show: mette in fila sette triple su otto, segno che la mano è molto calda in questa serata. La Dinamo fugge via e Brindisi comincia ad annaspare, perdendo molti palloni in attacco. A parte il solito Dyson, i pugliesi paiono in confusione tattica, e per Marques Green è un gioco da ragazzi lanciare i propri compagni a canestro. Questa volta si nota Eze: il lungo americano stoppa, recupera, tiene botta contro il solito Todic. Chessa dal perimetro fissa il +18, la panchina biancoblù finalmente risponde presente. Un fallo tecnico viene fischiato a Gordon tra i fischi sonori del pubblico per un contatto dubbio in area. Ma non serve ai pugliesi per rientrare in partita, ma un Caleb Green perfetto in attacco non lascia scampo in contropiede, ben servito da Travis e Marques. Drake Diener arriva a 27 punti a fine quarto quando il punteggio dice 53-31 per la Dinamo.
I contropiede di Caleb Green e il dinamismo dei cugini Diener: è questo il leit motiv della gara e non cambia nemmeno nel terzo quarto quando il vantaggio sale sul 71-38 con uno schiaccione di Eze ed un tiro certosino di Thomas. Per Brindisi, il dato è di 10 palle perse, pesantissime. Per non parlare di quanto stoppa e recupera Eze sotto i tabelloni, finalmente integrato nell’economia del quintetto sassarese. Quando anche Devecchi piazza la dodicesima tripla di squadra e Tessitori trova i suoi punti, la partita finisce definitivamente. Il resto della gara vede tanti errori, soprattutto perché la Dinamo allenta la presa e Brindisi, con tanta difficoltà, cerca di rendere meno umiliante il passivo.
Simone Spada
