Due punti gettati alle ortiche da due gravi errori compiuti dai propri giocatori. Il Cagliari si deve accontentare di un solo punto a Bari quando stava già pregustando il bottino pieno a un solo minuto dalla fine, recupero compreso. Tre punti che sarebbero stati oro visti i risultati delle squadre avversarie di alta classifica, favorevoli ai sardi. Il Cagliari non avrebbe rubato nulla andando via con i tre punti. È vero, ha fatto una partita di contenimento senza mai tirare in porta (escluso il gol), ma non ha neppure subito i galletti baresi se non nel possesso palla. Tre i momenti chiave della partita. Al secondo minuto quando il solito Lapadula ha portato in vantaggio i rossoblù staccando perfettamente di testa al centro dell’area. Poi ancora Lapadula quando a pochi minuti di inizio della ripersa si è fatto ingenuamente cacciare via per doppia ammonizione con un fallo del tutto inutile. Ha lasciato per quasi tutto il secondo tempo la squadra in dieci, costringendo Ranieri a rimodulare l’assetto tattico. Bene o male i ragazzi rossoblù hanno resistito agli assalti avversari (mai pericolosi) e sembrava ormai fatta quando Makoumbou ha commesso un fallo tanto ingenuo quanto stupido in area di rigore. E all’arbitro Massa, piuttosto imbolsito e meritevole della pensione, non è sembrato vero poter assegnare un rigore ai padroni di casa. Ed è stato 1-1, con spartizione dei punti.
Si è visto a Bari un Cagliari ben messo in campo, reattivo, solido, concentrato. Il gol di Lapadula in apertura ha sicuramente provocato un rimescolamento della carte in apertura, perlomeno a livello psicologico. I rossoblù si sono ritrovati a dover gestire il risultato, i padroni di casa a dover recuperare quanto prima il gol subito. I ragazzi di Ranieri hanno assolto il loro compito in maniera ottimale, non rischiando mai e non concedendo agli avversari occasioni da rete. Caso mai avrebbe potuto approfittare della situazione di vantaggio e ripartire in maniera più precisa e incisiva una volta recuperato il pallone nella propria metà campo. E’ in quest’ottica che si è sentita la mancanza di un leader a centrocampo, bravo a gestire i capovolgimenti di fronte. Invece dopo il gol, i rossoblù non si sono quasi mai affacciati nell’area avversaria, limitandosi a controllare la situazione fra la propria area di rigore e il centrocampo. Lo ha fatto benissimo e anche in questo caso è emersa la bravura di Claudio Ranieri che inaspettatamente ha schierato i suoi con una difesa a quattro, il centrocampo pure e due attaccanti a scalare, con Mancosu a supporto a Lapadula. Luvumbo ha invece fatto il quarto di centrocampo sulla fascia destra, con licenza di affondare ma attento soprattutto alle scorribande avversarie sulla fascia. Poi, una volta rimasti in dieci per l’espulsione del numero nove e unico vero attaccante dei rossobù, la squadra ha tenuto bene il campo e nonostante l’inferiorità numerica e il subentro delle seconde linee al posto degli esausti Rog e Mancosu, il risultato sembrava messo in cassaforte. Invece ci ha pensato il pur bravo Makoumbou (in lacrime a fine partita) a regalare il pari agli avversari. Peccato, davvero peccato. La vittoria avrebbe proiettato in avanti la squadra e dato una grossa botta di autostima ai Ranieri boys.
Luciano Onnis
Bari: (4-3-1-2): Caprile; Pucino (Dorval), Di Cesare, Vicari,Mazzotta; Maita, Maiello, Ahmed Benali; Botta (Morachioli); Cheddira (Schelder), Esposito (Antenucci 62).(All: Mignani)
Cagliari (4-3-1-2): Radunovic; Zappa (Capradossi 89), Goldaniga, Dossena, Obert; Rog (Barreca 66), Makoumbou, Lella (Kourfalidis 66)); Mancosu (Millico 58); Lapadula, Luvumbo (Prelec 58). (All: Ranieri)
Arbitro: Massa
Reti: 2’ Lapadula; Antenucci 94.