L’Armani Milano vince ancora a Sassari, ma questa volta è una umiliazione. Il crollo del secondo quarto è valso una sconfitta cocente per 95-76, grazie ad un dominio incontrastato a rimbalzo ed una difesa molto fisica che non ha lasciato scampo. Per la seconda volta su tre, la Dinamo esce in semifinale nella sfida per lo scudetto ma contro una formazione nettamente superiore e che è favorita per la vittoria finale.
Inizio forte di Milano con la chiave tattica di Moss al servizio di Samuels, imbeccato sempre solo in mezzo all’area. La Dinamo soffre l’aggressività della squadra di Banchi nel proteggere il pitturato, Moss fissa un bel lay-up sul 10-3, ma per fortuna Caleb Green spezza un lungo momento di stasi in tutte le parti del campo. Un Drake Diener molto serio pareggia sul 14 pari, ma Jerrels con due triple rimette tutto dalla parte avversa. A questo punto Milano vola: Jerrels dà dinamicità, Lawal colpisce duro sotto i tabelloni. Fiato sospeso negli spalti e in campo quando Travis Diener è costretto ad uscire dal campo zoppicante, perché i compagni mollano letteralmente il colpo e l’Armani dilaga. Il dito viene puntato soprattutto su Marques Green: il piccolo play sbaglia modi e tempi d’attacco, soffre maledettamente la difesa intensa di Jerrels e di Deane, e per questo la squadra ne risente. Iniziano a spazientirsi anche i tifosi quando la Dinamo si perde l’ennesimo rimbalzo della partita e Green manda al macero l’ultimo tiro. Si chiude sul 54-33.
Apre Drake Diener con un reverse ma risponde subito Langford. La musica non cambia nemmeno nel terzo quarto, dove è impietoso il conto dei rimbalzi: 18-7 per Milano. Un fallo tecnico di Langford permette a Sassari di rendere meno impietoso il distacco, ma gli errori si susseguono a catena mentre Lawal si arrampica sul canestro per le sue schiacciate. Drake Diener è l’ultimo ad arrendersi, prova e trova alcune triple ma dall’altra parte non si fermano, sono veramente in giornata. Thomas fa di tutto e di più in attacco, prova terribile per lui ma è tutta la squadra ha mollato gli ormeggi e aspettato che la barca affondasse. Gli ultimi ‘3 sono puro garbage time, Milano va in finale vincendo 95-76.
Simone Spada